Il nuovo pivot dei Los Angeles Lakers, Andrew Bogut, è pronto ad affrontare la nuova esperienza professionale nella città californiana. Non avrà un ruolo primario, poichè l'australiano, a 33 anni, è in fase calante e a rendere la sua carriera difficile, negli ultimi anni, ci hanno pensato i numerosi infortuni che lo hanno colpito a raffica, uno dietro l'altro. E' reduce da un'esperienza sfortunatissima ai Cleveland Cavaliers, con i quali ha avuto soltanto il tempo di debuttare, ma dopo pochi secondi si è infortunato gravemente, chiudendo di fatto l'esperienza in Ohio con largo anticipo. Molto prematuramente. Nuova vita, dunque, per Bogut, che ai Lakers avrà soprattutto il compito di fare da chioccia ai più giovani. Nelle gerarchie di coach Luke Walton, parte alle spalle di Brook Lopez, centro deputato a partire nello starting five della franchigia losangelina.

L'australiano, ai media, ha ribadito: "In questi anni in NBA ho visto praticamente di tutto. Ho avuto la possibilità di poter giocare in squadre fortissime, come ad esempio i Golden State Warriors, in altre un pò meno, e ho dato sempre il massimo, ovunque mi sia trovato. Ho affrontato molti infortuni, so cosa vuol dire, e posso portare la mia esperienza in questa squadra. Qui ci sono ragazzi che quando io era all'apice della carriera, avevano a malapena 10 anni. Questo lo dico non per vantarmi, non è nella mia indole farlo. Sono pronto ad aiutarli, metterò la mia esperienza al servizio della squadra. C'è tanto talento, i vari Ball, Ingram e Kuzma promettono spettacolo, ci toglieremo delle soddisfazioni, ne sono sicuro".

Dopo aver affrontato tanti guai fisici, ormai in NBA Andrew Bogut viene etichettato come quel giocatore fisicamente debole, con muscoli ed articolazioni di cristallo. Una definizione che non fa piacere all'australiano, che si difende come può: "I miei infortuni purtroppo sono dipesi da pure fatalità, io non potevo farci nulla. Sono cose che nello sport capitano, purtroppo. Se dopo una schiacchiata mi spostano entrambe le gambe dopo un contatto, ed io ricadendo non riesco ad aggrapparmi al ferro, fratturandomi un gomito, non penso possa andarci di mezzo la mia struttura fisica o la mia muscolatura. Per questo quando vengo giudicato in un certo modo, mi arrabbio. Io comunque nonmi faccio alcun problema, perchè ogni volta sono ritornato ed ho giocato anche bene".