Primo giorno di scuola per i nuovi Houston Rockets, protagonisti in estate dell'affare Chris Paul. Proprio l'ex point guard dei Los Angeles Clippers, nel Media Day della franchigia texana, si è rivelato carico in attesa della nuova stagione, al via tra meno di un mese: "A Los Angeles era arrivato il momento di cambiare, non solo per me ma anche per i Clippers.  James mi ha parlato di tutto quello che hanno messo in piedi qui, ho fatto una lunga chiacchierata anche con Ariza e ho capito che questo era il posto dove volevo essere ed ho accettato la corte dei Rockets. Ad un certo punto della carriera devi capire quali sono le priorità, io voglio vincere e qui a Houston c'è un gruppo molto forte, che punta in alto".

Ha preso la parola anche James Harden, che da il benvenuto al suo nuovo compagno di squadra: "Chris è un giocatore diverso rispetto agli altri. Ha un quoziente cestistico superiore alla media, e quel giocatore che ogni allenatore vuole avere a disposizione. Saremo entrambi uno stimolo l'uno per l’altro per spingerci al limite, in campo e fuori. I Rockets sono più forti rispetto allo scorso anno, certo vincere non è mai cosa semplice ma ci proveremo, siamo carichi a pallettoni. La Western Conference è incredibile, ci sono tanti super team, noi siamo uno di questi e proviamo a fare il meglio possibile". Sulla convivenza tecnica tra lui e CP3 garantisce: "Non c'è alcun problema, siamo giocatori intelligenti, che amano passarsi la palla, andare in penetrazione e tirare, ma la cosa più importante è il bene della squadra e quindi siamo disposti a sacrificarci per questo".

Fonte: NBA.com

Non poteva non prendere la parola anche il coach, Mike D'Antoni, al suo secondo anno sulla panchina di Houston. Sensazioni positive per l'ex Baffo, che ha aggiunto: "L'aggiunta di Paul è per noi un valore aggiunto. Lui ed Harden comporranno uno dei backcourt più forti della lega. Io però faccio un plauso al front-office perchè oltre ad aver acquisito Chris, siamo stati in grado di aggiungere al roster buoni difensori come Tucker, Mbah a Moute, solo per citarne qualcuno. Per vincere dobbiamo diventare una delle prime cinque difese, quindi bisogna cercare di migliorare il rendimento in difesa e concedere meno punti agli avversari. Ci aspetta un compito duro, in molti si sono rinforzati, specie nella nostra conference, che promette scintille dato l'alto numero di campioni che ci risiedono".