Finalmente Cleveland è riuscita a concludere la trade che ha allontanato Irving dall'Ohio. Adesso però, arriva la parte difficile; ovvero modificare il gioco che con il numero 2 aveva fruttato un titolo e due Finals. Andiamo ad esplorare insieme i nuovi Cleveland Cavaliers con Thomas, Crowder e Zizic.

Prima di questo però, sono necessarie un paio di precisazioni. La prima è ricordare come questa trade sia la migliore possibile che i Cavs potessero chiedere. Nonostante, secondo il mio parere, la squadra di Lue si sia indebolita, non avrebbero trovato nessun'altra franchigia disposta a dare in cambio ciò che hanno dato i Celtics. L'offerta dei Suns senza Josh Jackson non era neanche paragonabile a questa, di conseguenza il neo GM Koby Altman è stato "costretto" ad accettare uno scambio con una diretta rivale che lascia i Cavs in una situazione piuttosto favorevole.

L'altra ragione che ha portato alla conclusione della trade è meramente contrattuale. Intanto bisogna sottolineare come i Cavs alleggeriscano il proprio salary cap, abbassandolo di qualche milione. Inoltre, hanno le spalle coperte per i prossimi anni, qualsiasi cosa accada. Thomas e LeBron vanno in scadenza l'anno prossimo ma ovviamente dipenderà tutto dalla scelta del Re. Se Isaiah volesse davvero il massimo salariale, è evidente che la richiesta non potrebbe avverarsi nel caso di permanenza di James. Ma a quel punto, si potrebbe cercare un'altra pointguard nel mercato dei free agent. D'altro canto, la partenza del Prescelto verso altre lidi porterebbe una necessità di ricostruire in quel di Cleveland. E ciò sarebbe favorito dalla scelta dei Nets nel 2018 (presumibilmente alta) ma anche dal giovane Zizic, entrambi arrivati nella trade di Irving. L'ultima chance vede un Isaiah Thomas pronto a rifirmare ai Cavaliers anche per meno soldi, e questo sarebbe tutto di guadagnato per loro.

Entriamo adesso nella parte più tecnica e tattica. In fase offensiva, per quanto Irving non sia un giocatore sostituibile, non dovrebbero esserci troppi problemi, anche perché Thomas ha dimostrato di sapersi destreggiare alla perfezione contro qualsiasi avversario. Rispetto a Kyrie, nonostante sia inferiore in fase realizzativa, dà qualcosa in più per quanto riguarda gli assist. Isaiah inoltre è un ottimo tiratore per cui non dovrebbe essere un problema neanche il tiro sugli scarichi di James. Un'altra nota positiva per i Cavs, riguarda l'ultimo quarto. A Boston il Folletto si è fatto conoscere come l'uomo dell'ultimo quarto, che trova sempre il canestro anche quando gli attacchi sono più statici. Anche in questo caso, va a replicare perfettamente il ruolo di Irving.

Per quanto riguarda gli altri acquisti, su Zizic è forse troppo presto per pronunciarsi, dato che sarà un giocatore interessante ma ancora è troppo presto per vederlo protagonista. Su Crowder invece, i giudizi sono prevalentemente positivi: un classico giocatore 3 and D, che mancava alla corte di Lue. In pratica, si inserisce perfettamente nel sistema di tiratori al fianco di LeBron, ma è anche utile in fase difensiva, considerando che può difendere sia una guardia che un'ala piccola.

Arriviamo alle note maggiormente dolenti, cioè quelle che riguardano la fase difensiva. Irving non è un giocatore con grandi attitudini difensive, però se paragonato a Thomas tutto cambia. Isaiah infatti può portare qualche palla rubata in più e una dose di aggressività inaudita, ma quando si creano dei mismatch, diventa tutto più difficile. L'arrivo di Crowder, direbbe qualcuno, porta però un grande difensore ai Cavaliers. Pensiamo però ad un eventuale rematch contro i Golden State Warriors. La squadra di Kerr innanzitutto è bravissima a sfruttare i punti deboli avversari, come in questo caso sarebbe il buon Isaiah Thomas. Personalmente poi, ho molti dubbi che Crowder possa difendere con efficacia su Durant, considerando che è quasi dieci centimetri più basso e non abbastanza agile da rimediare a questa mancanza. Il problema quindi rimane lo stesso dello scorso anno, col rischio di rivedere LeBron in marcatura su KD. Ciò non toglie che Crowder possa dare un grande aiuto fino alle Finals, ma poi rimangono alcuni dubbi.

Certo è che ci sarà molto tempo per preparare un eventuale rematch, ma i primi dubbi verranno dipanati al primo appuntamento con l'NBA il 17 ottobre alle 2 (orario italiano), in cui si scontreranno i due fautori di questa trade: Cleveland Cavaliers e Boston Celtics.