Tre stagioni fa, Ty Lawson ha chiuso al terzo posto in NBA per assist smazzati a partita, ben 9.7 per contesa, guida dei Denver Nuggets, pronti all'ultimo salto. 

Poi è tornato il problema con gli alcolici, vari arresti per guida in stato di ebbrezza, ben tre test falliti, datati 27 settembre, 29 settembre e 2  febbraio, tutti nel 2015. I Denver Nuggets così in quell'estate hanno deciso di tagliarlo, nonostante le ottime prestazioni con la maglia di Mile High City, è venuta meno la fiducia della dirigenza, a cui non è andato giù il modo in cui è stata messa in cattiva luce la franchigia.

Ty Lawson ai tempi dei Denver Nuggets. Fonte Immagine: CBSsports.com

Qui è iniziato il lento declino del playmaker scuola North Carolina Tar Heels. Viste le statistiche e la voglia di affiancare un passatore di livello a James Harden, gli Houston Rockets lo hanno firmato, senza pensarci due volte. Ma prima sotto coach Kevin McHale e poi sotto J.B. Bickerstaff, Lawson non è riuscito a trovare la chimica giusta, giocando solo 22.2 minuti di media a partita, con 5.8 punti e 3.4 assist. A metà stagione, i Rockets lo hanno spedito agli Indiana Pacers. Qui, Ty ha giocato ancora meno ed anche le cifre si sono abbassate. In 18.1 minuti di media a partita, Lawson ha collezionato solo 4.9 punti e 4.4 assist.

La rinascita in maglia Kings. Fonte Immagine: NBALead.com

Alla fine della stagione 2015-16, Lawson ha chiuso con la NBA, o meglio, la NBA ha chiuso con Lawson. Ma a puntare sulle doti del playmaker di Clinton, Maryland, ci ha pensato la franchigia più disfunzionale della NBA, i Sacramento Kings. Lawson ha dimostrato ancora una volta, nonostante i problemi fuori dal campo, il suo talento su un parquet NBA. Nella stagione 2016-17, è sceso in campo con la maglia di Sacramento in ben 69 occasioni, ed in 24 di esse nello starting five. In 25.1 minuti di media, Ty ha chiuso con 9.9 punti e 4.8 assist, realizzando per due volte un season-high di 22 punti, prima contro i Chicago Bulls e poi contro i Phoenix Suns, in cui è andato in tripla doppia, aggiungendoci 10 rimbalzi e ben 12 assist.

In seguito, è arrivata la decisione, a sorpresa, di firmare in Cina ai Shandong Golden Stars, dove giocherà con un altro ex giocatore NBA, Donatas Montiejunas. Qui Ty scriverà il suo "Milione", o meglio un'altra pagina di una carriera altalenante, piena di alti e bassi.