Tanto, troppo sfortunato Jabari Parker. Nel febbraio 2017 il giocatore dei Mikwaukee Bucks ha riportato la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, lo stesso infortunato nel 2014 e che gli aveva, anche in quel caso, fatto saltare quasi tutta la stagione. Ora, a distanza di cinque mesi da quella maledetta serata in cui i Bucks erano impegnati in campo contro i Miami Heat, l'ala è alle prese con il recupero dal terribile infortunio e dalle sue parole, rilasciate ai microfoni di ESPN, pare proprio che il peggio sia passato.
"Mi sento abbastanza bene" così ha esordito Parker a margine di un evento promozionale tenutosi a Chicago, sua città natale. "Continuo a ripetermi che ogni giorno che passa è utile per me per stare meglio. Questo mi da sollievo e migliora il mio umore". Seppur dalle sue parole trapeli ottimismo, non si conoscono ancora con precisione i tempi di recupero. La riabilitazione, nel suo caso, è molto delicata in quanto l'infortunio di febbraio è una sorta di ricaduta dell'identico problema fisico patito la prima volta nel dicembre 2014. "Mi sto impegnando al massimo per ritornare quello di prima, precedentemente all'infortunio, ma più di questo non posso dire. Voglio recuperare la mia condizione fisica e per questo ci vuole tempo. Le abilità nel salto, la corsa, sono tutti fattori che si acquisiscono con il tempo".
Jabari Parker ha affermato che la parte mentale della riabilitazione è più difficile della parte fisica: "E' dura digerire mentalmente questo tipo di situazioni, soprattutto se ti capita per la seconda volta nel giro di poco tempo un infortunio così grave. Guardo sempre l'aspetto positivo in ogni cosa, quindi vi dico che queste sfortune mi hanno aiutato a crescere. Non mollo mai".
Il 'dodici' dei Bucks, che ha vinto quattro titoli di scuola superiore alla Simeon Career Academy di Chicago, ha confidato di essersi fatto forza rivolgendo il suo sguardo verso Derrick Rose, nuova point guard dei Cleveland Cavaliers ed ex MVP della Lega nel 2011, il quale è riuscito a tornare su buoni livelli dopo aver subìto svariati problemi alle articolazioni del ginocchio: "Ha avuto un grande anno con i Knicks, le persone che conoscono il basket lo apprezzano, nutrono molto rispetto in lui, sia come uomo che come professionista. Questo è quello che voglio anche io. Al momento non sto avendo la carriera che sognavo, ma quello che mi farà sentire grande è il rispetto che riuscirò a guadagnare superando questi impervi ostacoli".