Si chiude in maniera quasi silenziosa, ma in ogni caso molto dolorosa, l'avventura di Chris Bosh tra le fila dei Miami Heat. È stata infatti annunciata in queste ore la risoluzione del contratto che legava il lungo nativo di Dallas nel 1984, il quale conclude così un periodo particolarmente difficile della propria carriera e della propria vita, causato soprattutto dall'ormai celebre problema di coagulo del sangue, riscontrato dallo stesso ex giocatore dei Toronto Raptors ormai tre anni fa. Una situazione che ha indotto i vertici della franchigia della Florida, alla presenza dello stesso Bosh e di alcuni emissari della lega, a trovare un accordo contrattuale per il giocatore: un accordo che prevedeva la riduzione del salario previsto da contratto per l'ormai ex numero 1 degli Heat, ma che comunque lasciava proseguire il rapporto di lavoro tra le parti qualora ci fossero spiragli per un ritorno alla normale attività agonistica del giocatore. Secondo le regole stabilite da questo accordo a tre, il salario previsto per Bosh sarebbe stato restituito alle casse di Miami fino a quando il giocatore non sarebbe tornato alla regolare attività, giocando dunque un numero minimo di partite prima di poter stabilire il proprio rientro a pieno regime.
Tuttavia, in base alle notizie ufficiali che sono arrivate oggi dalla Florida, non sembrano esserci i tempi e le modalità affinchè Chris Bosh possa tornare in tempi brevi a calcare i parquet americani e mondiali. E visto che si tratta ormai di un atleta alle soglie dei 33 anni, appare difficile che la carriera del giocatore di Dallas possa ripartire da qualche altra parte. Inoltre, le regole vigenti non consentivano di portare avanti il suddetto accordo sancito dalla franchigia, dal giocatore e dalla NBA in merito allo status del suo contratto. Così, Chris Bosh è divenuto da qualche ora ufficialmente un free agent, ma prima che possa tornare nuovamente nel mondo del basket sarà necessario che il medico sociale della franchigia che deciderà di metterlo sotto contratto dia l'ok affinchè gli sia consentito di firmare un nuovo contratto. Per il momento, dunque, quello che è diventato a tutti gli effetti un ex giocatore dei Miami Heat potrebbe tornare in casa TNT, per cui ha collaborato durante la scorsa stagione.
Sul piano contrattuale, a guadagnarci sono ovviamente i Miami Heat, i quali si liberano di un contratto abbastanza pesante e hanno ora uno spazio salariale che si aggira intorno ai 37 milioni di dollari. Una potenza di fuoco non da poco, visto che ora la franchigia di coach Erik Spoelstra potrà nuovamente candidarsi per l'ingaggio di uno o più free agent di spessore, visto che ormai tutte le stelle senza un contratto hanno preso praticamente strade diverse, per ultimo Gordon Hayward che sembra sempre più vicino ai Boston Celtics. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, invece, non possiamo non dire che potrebbe essere vicina al capolinea la carriera di quello che rappresentava ormai l'ultimo simbolo di quei Miami Heat capaci di vincere, con quel pacchetto di campioni completato da LeBron James e Dwyane Wade, con i quali Bosh è riuscito a vincere due titoli consecutivi, nel 2012 contro gli Oklahoma City Thunder e nel 2013 contro i San Antonio Spurs, con la memorabile tripla di Ray Allen che portò gara7 all'overtime.
Questo è il saluto che LeBron James ha voluto portare a Chris Bosh tramite Twitter, dopo aver saputo della fine del suo rapporto con i Miami Heat:
Questo è invece il pensiero di Dwyane Wade, l'altro componente dei Big Three: