L'accelerazione, la frenata, la conferma. Sono stati questi i passi che hanno scandito una giornata frenetica per la free agency NBA, ruotata intorno al nome di Gordon Hayward, small forward in scadenza di contratto con gli Utah Jazz. Dopo l'anticipazione di Chris Haynes di Espn ("Hayward ha scelto i Boston Celtics"), ecco la smentita dell'agente del giocatore ("Non abbiamo ancora deciso nulla"), fino a una lettera pubblicata dal prodotto di Butler University sul Players' Tribune.
Un lungo messaggio di ringraziamento agli Utah Jazz, alla comunità di Salt Lake City, in particolar a coach Snyder, ma anche un modo per spiegare la scelta di Boston: "Questa è stata la decisione più difficile della mia vita - le sue parole - l'ultimo week-end è stato probabilmente il più lungo che abbia mai vissuto. E quella di oggi è stata una giornata folle, in cui, prima che prendessi una decisione, sono stati pubblicati dei reports al riguardo. Mi spiace che sia finita in questo modo. Recentemente ho incontrato tre franchigie che mi hanno fanno una fantastica impressione, facendomi cambiare idea più volte. Si tratta di una decisione che cambierà la mia vita, voglio prenderla sul serio e far sì che i tifosi e le franchigie coinvolte sappiano della mia scelta direttamente da me. Dopo sette anni ai Jazz, ho deciso di unirmi ai Boston Celtics". A seguire parole al miele per i tifosi di Utah, per tutta la comunità di Salt Lake City, per la franchigia, i compagni di squadra, lo staff tecnico. Infine, il riferimento all'uomo chiave per la decisione che lo ha condotto ai Celtics: Brad Stevens, suo coach ai tempi di Butler University: "Coach Stevens era l'unica persona in grado di darmi la prospettiva giusta e onesta. In questi giorni è stato fantastico con me, mi ha parlato ma allo stesso tempo mi ha lasciato i miei spazi. E' sempre stato una persona importante, anche se dopo il Draft del 2010 le nostre strade si sono separate. Ora ho deciso di firmare per i Celtics, non solo perchè a Boston c'è una grande cultura sportiva e un roster competitivo, ma perchè con Stevens abbiamo un lavoro da finire, lasciato a metà nel 2010, quando salutai Butler per l'NBA. è una cosa a cui ho sempre pensato, anche in questi anni. Vincere un titolo".
Già, perchè nel 2010 Hayward e Stevens andarono a un passo dal trionfo NCAA con i Bulldogs. Ora quel mancato successo si trasforma in propellente per una nuova sfida insieme, che è iniziata ieri quando il ventisettenne Gordon ha deciso di firmare per i Celtics un quadriennale da 128 milioni di dollari (con player option per l'ultimo anno), secondo quanto riportato da Chris Forsberg di Espn. Boston ha ora dunque il free agent che voleva, nella posizione di small forward. Dopo voci cicliche che volevano i biancoverdi interessati prima a Jimmy Butler, poi a Paul George, ecco sbarcare Gordon Hayward sul parquet incrociato del TD Garden. Difficile prevedere se per i Celtics si tratterà di un upgrade in grado di condurli fino alla vittoria nella Eastern Conference, che permane sotto la tirannia imperante dei Cleveland Cavaliers e di LeBron James. Di certo alla corte di Stevens arriva un giocatore che conosce le idee e il sistema di gioco del coach, il tassello mancante, secondo quanto dichiarato dall'altra stella della squadra (Isaiah Thomas). Le prime mosse di Boston, dopo l'arrivo di Hayward, sono state il taglio di Jordan Mickey e il passaggio da restricted a unrestricted free agent di Kelly Olynyk. Probabile anche una rinuncia agli altri svincolati, Jonas Jerebko, James Young e Gerald Green, oltre alla ricerca di una trade per uno tra Avery Bradley, Jae Crowder, Terry Rozier (che potrebbe essere tagliato) e Marcus Smart, per generare il necessario spazio salariale. Una Boston che ha nel suo roster un giocatore di grande prospettiva come Jayson Tatum, oltre a Jaylen Brown, quest'anno sophomore, e ai due uomini chiave Isaiah Thomas e Al Horford.