Come da copione, il cammino di Kevin Durant e dei Golden State Warriors prosegue fianco a fianco. L'MVP delle ultime Finals, che lo scorso anno era approdato nella Baia proprio durante la free agency NBA, ha tenuto fede alle sue parole delle scorse settimane, rinnovando il contratto con la franchigia californiana a cifre più basse rispetto a quelle che avrebbe potuto ottenere. Ma andiamo con ordine. 

Kevin Durant, MVP delle ultime NBA Finals. Fonte: Kelley L Cox-USA TODAY Sports

Subito dopo le Finals, KD annunciava di voler rinunciare a un'estensione contrattuale al massimo per far sì che gli altri free agents della squadra potessero rimanere ad Oakland. E i vari Steph Curry (che ora dispone di un compenso pari a 201 milioni di dollari per i prossimi cinque anni), Andre Iguodala, Shaun Livingston e David West hanno tutti rinnovato con i Warriors, mantenendo così intatto il cuore pulsante di Golden State. Durant, che intanto aveva declinato una player option da 27.7 milioni, ha così lasciato maggiori margini di manovra al suo general manager Bob Myers e al resto del frontoffice dei Warriors, attendendo gli sviluppi della free agency dei suoi compagni di squadra. Una volta conclusesi in maniera positiva le negoziazioni per la permanenza di Iguodala, Livingston e West (su Curry non ci sono mai stati dubbi di sorta), KD ha firmato nuovamente con Golden State: secondo quanto riportato da Chris Haynes di Espn, il nuovo contratto dell'ex giocatore degli Oklahoma City Thunder è un biennale da 53 milioni di dollari, con player option prevista per il 2018 (accordo strutturato come quello dello scorso anno), rinunciando a 9 milioni per l'annata 2017/2018 (avrebbe potuto ottenere un compenso da 34 milioni). Tra dodici mesi si ripeterà dunque la situazione appena verificatasi: KD uscirà dal contratto con i Warriors e negozierà nuovamente i termini dell'accordo, ma in quel caso è atteso a un'estensione più significativa. Si conclude quindi in maniera positiva la prima fase della free agency dei campioni in carica, che hanno mantenuto nel loro roster i giocatori più importanti della squadra. 

Kevin Durant. Fonte: Marcio Jose Sanchez/Associated Press

Per Golden State era fondamentale trattenere Livingston e Iguodala, due panchinari, che conoscono perfettamente il sistema di coach Steve Kerr e sono in grado di fare la differenza sui due lati del campo (Iggy straordinario difensore, come dimostrato per l'ennesima volta durante le ultime NBA Finals). E proprio riguardo Iguodala, Chris Haynes riporta un retroscena riguardante Durant: il numero 35 avrebbe infatti accettato di percepire una somma anche inferiore a quella attuale per aiutare il suo frontoffice a reclutare un sostituto del veterano ex Sixers e Nuggets (per qualche giorno si è parlato di Rudy Gay come piano B per Bob Myers e compagni). Ora le prossime mosse dei Warriors riguardano il lavoro sui contratti, ormai scaduti, di JaVale McGee, Ian Clark e Zaza Pachulia. Soltanto il primo, secondo quanto riportato da Ramona Shelburne di Espn, avrebbe chances di rimanere ad Oakland: su McGee c'è però l'interesse di altre franchigie, come i Phoenix Suns, i Los Angeles Clippers e i Miami Heat. Intanto, negli ultimi giorni, si sono fatte strada voci che volevano Nick Young, shooting guard in uscita dai Los Angeles Lakers, vicino a trasferirsi nella Baia, come altro elemento in grado di garantire maggiore profondità alla squadra di Steve Kerr. Nessuna novità al momento su questo fronte, anche perchè Young, unrestricted free agent, è sul taccuino di diverse franchigie NBA (su tutte, i New Orleans Pelicans e gli Oklahoma City Thunder, secondo quanto reso noto da Mark Medina del Los Angeles Daily News).