La stagione in NBA è ferma ormai da qualche giorno, dopo il trionfo dei Golden State Warriors ai danni dei campioni uscenti dei Cleveland Cavaliers. E in particolare per i giocatori che ogni anno partono dal Vecchio Continente, solcano l'Oceano Atlantico per approdare negli States, è tempo di recuperare energie e prendersi un po' di meritato riposo nelle rispettive case in Europa. È anche il caso di Giannis Antetokounmpo, reduce dalla sua prima partecipazione ad un playoff nella lega più ricca e importante al mondo con la canotta dei suoi Milwaukee Bucks. Suoi sia perchè sono stati loro a credere nel talento e nell'atletismo del giocatore greco, ma suoi anche perchè The Greek Freak è diventato ormai anima e corpo della franchigia di coach Jason Kidd. Grande esplosività atletica, grande proprietà di palleggio nonostante un fisico non certo degno di un playmaker e soprattutto grande senso del gioco, tanto da avere un impatto importantissimo ogni volta che poggia i piedi sul parquet e gioca con la canotta della compagine del Wisconsin.

Antetokounmpo che, affiancato dal fratello Thanasis, ha preso parte ad un evento svolto presso l'Onassis Cultural Center di Atene. Un incontro che ha preceduto un altro evento, che vedrà protagonisti entrambi i fratelli ellenici sbarcati in NBA, presso il palazzetto che ha ospitato le gare di basket delle Olimpiadi del 2004. Ai tempi, Giannis era ancora un bambino, ma ora sembra avere le idee abbastanza chiare su quelle che sono le sue ambizioni per il proseguio della sua carriera: "Non voglio sembrare presuntuoso, ma voglio raggiungere qualsiasi obiettivo possibile per la mia carriera. Voglio vincere almeno un titolo e voglio riuscirci con i Bucks, voglio diventare l'MVP della lega, voglio far parte del novero dei 50 giocatori più forti della storia del gioco e soprattutto voglio diventare il miglior giocatore che abbia mai messo piede su un campo da basket".

Sulla sua provenienza, con la nascita in Nigeria ma con la Grecia che lo ha subito adottato e soprattutto convinto a prendere la cittadinanza, Giannis Antetokounmpo non sembra avere alcun dubbio: "Nessuno può anche solo provare a dirmi che io non sono greco. Non so nient'altro della mia vita, se non quello che ho vissuto da quando mi trovo in Grecia. Io e mio fratello ci sentiamo figli di questo Paese. Tuttavia, un giorno vorrei visitare l'Africa, e non è da escludere che proverò anche a visitare la Nigeria. Anche per conoscere la terra che mi ha dato i natali, anche se io mi sento greco in tutto e per tutto". E Thanasis prende la parola per rafforzare questa tesi: "Per due anni e mezzo non abbiamo avuto il passaporto greco, eravamo clandestini. Questo è il motivo per cui ho saltato le competizioni giovanili in Nazionale, ho iniziato a giocare per la Grecia quando ero già maggiorenne. Secondo me gli immigrati dovrebbero avere tutti i diritti di tutti gli altri cittadini, noi abbiamo ottenuto i nostri diritti perchè nel frattempo siamo diventati i fratelli Antetokounmpo, ma non dovrebbe funzionare così".