Dopo la prima notte da prima scelta NBA, alla presentazione alla stampa dei Philadelphia 76ers, Markelle Fultz non ci ha pensato due volte ad alzare il tiro, dichiarando come con lui, i Sixers, siano una squadra pronta per tornare ai playoffs.

Fultz è stato "esposto" nella facility dei 76ers, davanti ai tre banner di campioni NBA, ma soprattutto davanti al banner del numero tre, in onore di Allen Iverson.

Forse ci voleva proprio un giocatore con la personalità di Fultz per far cambiare rotta a Philadelphia. Nella città dell'amore fraterno, negli ultimi quattro anni, non sono arrivate grosse soddisfazioni. Peggior record della NBA in questo arco di tempo, 75 vittorie ed udite, udite, 253 sconfitte. Ma adesso a Philly regna l'entusiasmo, con la franchigia pronta a ripartire da tre giovani promesse di questa lega, parliamo di Ben Simmons, Joel Embiid ed infine lo stesso Markelle Fultz. Inoltre, il GM dei 76ers, Bryan Colangelo, ha mostrato ottimismo sul recupero di Simmons ed Embiid prima dell'inizio del training camp.

Quindi, con un realizzatore naturale come Markelle Fultz ed un'ala atipica, pronta a passare prima di pensare a realizzare, come Ben Simmons, Philadelphia l'anno prossimo potrà usufruire di due candidati al premio di Rookie of The Year, con i Sixers che sperano che "The Process" possa passare al livello successivo. I media di Philadelphia si aspettano che Fultz abbia lo stesso impatto che Allen Iverson ebbe sui Sixers ed il rookie da Washington non si è tirato indietro dinanzi a questi paragoni importanti. Fultz sa quanto possa essere difficile reggere l'investitura, ma è pronto a guardare avanti.

Il futuro della franchigia. Fonte Immagine: Billy Pen

Probabilmente i Sixers dovranno essere ancora una volta pazienti, perchè nella loro prima stagione Simmons e Fultz dovranno imparare a stare in campo insieme. Simmons ha saltato la scorsa stagione per la rottura di un piede. Ma Brett Brown, head coach di Philadelphia, si è detto pronto a questa sfida, difficile ed emozionante, un orizzonte di gloria.

Colangelo spera che Brett Brown abbia subito a disposizione un roster completo, da valutare, soprattutto, Joel Embiid, il centrone da Kansas, nella sua prima stagione NBA, ha giocato solamente 31 gare, per via degli infortuni. Il coach, al momento, mantiene un atteggiamento conservativo, non si sbilancia sull'effettiva tenuta del gruppo.

Mentre molti pongono un interrogativo sul reale valore di Philadelphia, la dirigenza dei Sixers ha già affidato le chiavi della squadra alla quarta prima scelta assoluta della propria storia, il rookie che fu tagliato dalla sua squadra dell'High School, durante il suo anno da sophomore alla DeMatha Catholic High School, non più di un paio di anni fa.

E, dopo aver definito "una benedizione" la sua veloce ascesa ai Washington Huskies, Fultz è ora pronto a mostrare sui parquet NBA tutto il duro lavoro svolto ed i sacrifici fatti in questi tre anni, che, appunto, lo hanno portato sul palcoscenico più importante del mondo del basket.