Mentre impazzano le manovre di avvicinamento all'NBA Draft, in programma il 22 giugno a New York nella cornice del Barclays Center, tra ipotesi di trade e workout ancora da svolgere, gli appassionati di basket americano si chiedono chi saranno i protagonisti della notte della lottery. Tanti i nomi ormai spesi per le prime dieci chiamate, poche invece le valutazioni sui singoli giocatori. Proviamo dunque insieme a capire chi sono i ragazzi più attesi, concentrandosi sulle loro caratteristiche tecniche, in un'ideale griglia di partenza pronta ad essere stravolta nei prossimi giorni.
Markelle Fultz (Point guard, Washington Huskies, 19 anni). E' Fultz il ragazzo più chiacchierato del momento. Al centro di voci di trade tra Boston e Philadelphia, con Magic Johnson che farebbe follie per portarlo ai Lakers, il prodotto da Washington viene considerato dagli addetti ai lavori come la perfetta incarnazione della combo guard contemporanea, forte fisicamente, rapido sul primo passo, in grado di chiudere al ferro e assorbire i contatti. Buona visione di gioco, pericoloso nel giocare i pick and roll e in transizione, agonista e mentalmente pronto. Da migliorare il tiro in sospensione, soprattutto dalla media distanza, mentre è abbastanza affidabile quello da tre. Selezione di tiri non sempre ideale, leader tutto da costruire.
Lonzo Ball (Point guard, UCLA Bruins, 19 anni). Già paragonato a Jason Kidd, il primo discendente della dinastia Ball viene ritenuto un leader naturale, in grado di migliorare i suoi compagni di squadra. Potenziale tripla doppia ambulante, a UCLA ha mostrato di saper incidere in diversi modi sulle vittorie dei suoi Bruins, sia come passatore - sopra la media - che come tiratore, specialità in cui può ancora migliorare. Stazza e fisico sono complessivamente dalla sua parte, facendone anche un ottimo rimbalzista. Qualche dubbio sulla sua rapidità, spesso celata da una comprensione del gioco fuori dal comune, mentre il suo tallone d'Achille è la capacità di difendere in uno contro uno rispetto a point guard più veloci e atletiche. L'ingombrante presenza del padre non gioca al momento a suo favore.
Josh Jackson (Small Forward, Kansas Jayhawks, 19 anni). Ala piccola, ma all'occorrenza anche guardia tiratrice, Jackson è uno dei prospetti più intriganti del prossimo Draft, per le sue naturali qualità di two way player. Atleta esplosivo, devastante nella duplice versione di passatore e realizzatore, ha un'apertura alare che ricorda quelle dei grandi del passato nel suo ruolo. Capace di segnare in modi diversi, si differenzia dai suoi coetanei per poter essere decisivo anche nella sua metà campo. Leader vocale che non si sottrae alle responsabilità, uomo clutch, può migliorare come trattatore di palla e tiratore perimetrale (28%) e ai liberi. Incappa spesso in problemi di falli, anche tecnici, proprio per la sua attitudine da agonista nato. Talento grezzo che, se svezzato, potrebbe rappresentare il prospetto più completo dell'intero Draft 2017.
De'Aaron Fox (Point guard, Kentucky Wildcats, 19 anni). Playmaker mancino, ha fatto già impazzire gli addetti ai lavori per il suo atletismo e la sua velocità. Pronto ad attaccare il ferro in ogni occasione, ha un buon tiro dalla media distanza, mentre in difesa i suoi istinti gli consentono di rubare palloni su palloni, giocando spesso sulle linee di passaggio. Discreto rimbalzista rispetto a stazza e posizione, non ha al momento un gran range di tiro dall'arco, e ha bisogno di migliorare nelle letture di gioco a metà campo. Passatore a volte sin troppo immaginifico, deve imparare ad attaccare sotto controllo. Fisico esile, secondi diversi esperti, non ancora pronto per gli standard di alto livello NBA.
Jayson Tatum (Small Forward, Duke Blue Devils, 19 anni). Atleta compatto, è un numero tre che può essere utilizzato anche nel reparto lunghi per allargare il campo, date anche le sue discrete - ma non eccezionali - doti di tiratore. Sapiente uso dei piedi, attaccante versatile, rimbalzista di livello superiore per essere un'ala piccola, leader naturale, impressiona per la tranquillità con cui gioca e per la buona applicazione difensiva. Da migliorare nel tiro dall'arco e nella rapidità sui primi passi. Il principale punto di domanda riguarda la sua tenuta nel lungo periodo: anche nell'unica stagione disputata a Duke, si è infatti visto poco, fino alle fasi finali dell'annata, in cui è letteralmente esploso.
Jonathan Isaac (Small Forward, Florida State Seminoles, 20 anni). Suggestivo il paragone con Kevin Durant, con cui condivide l'apertura alare e una certa eleganza nel movimento di tiro, anche da tre punti. Atleta in grado di chiudere al ferro con facilità, è già un giocatore estremamente intrigante per tecnica e coordinazione. Può segnare indifferentemente dal palleggio e lontano dalla palla. Potenzialmente attaccante completo, tiratore fluido, ha il suo tallone d'Achille nel fisico esile e nella difesa in post, contro giocatori più strutturati di lui. Descritto come non prontissimo al grande salto, un po' come il Brandon Ingram dello scorso anno, è però tra i candidati a finire tra i primi dieci al Draft.