Già dopo gara1 vi abbiamo parlato dell'ultimo quarto da leader di Joe Johnson, e dopo quello che ha combinato negli ultimi 7 minuti di gara4 non possiamo non parlarne ancora. Con 7 minuti da giocare i Jazz, orfani di Hayward che a causa di un'intossicazione alimentare ha giocato soltanto 9 minuti, sono sotto di 7 (80-87) e ad un passo dal baratro (l'1-3 nella serie). Ma è qui che sale in cattedra 'Iso Joe', che segna 11 punti consecutivi dando addirittura il vantaggio ai suoi sul 90-91. A questo punto la difesa dei Clippers sceglie di raddoppiarlo, e l'attacco di Utah nasce tutto da qui. Quindi, per quanto Ingles e Hood abbiano avuto un ruolo pesante, perchè i tiri costruiti dopo aver fatto uscire la palla dal raddoppio devi pur sempre metterli, possiamo dire che Joe Johnson è stato l'attacco dei Jazz nel finale. Oggi però non parleremo solo dell'ala 35enne, ma anche della scelta difensiva adottata da coach Snyder ed il suo staff, ovvero la difesa concentrata totalmente su Paul nelle situazioni di pick&roll. «Che ci battano gli altri, ma non Paul», questa sostanzialmente l'idea dopo la super performance del play dei Clippers in gara3. Scelta che ha ancora più senso se consideriamo che i Clippers hanno perso per infortunio Griffin, che spesso funge da secondo playmaker nell'attacco della squadra di Los Angeles. Possiamo iniziare con le clip.

ATTACCO DEI JAZZ NEGLI ULTIMI MINUTI = JOE JOHNSON

Andiamo dunque a guardare, uno ad uno, i possessi offensivi degli ultimi 7 minuti in cui è stato coinvolto Johnson, ovvero praticamente tutti. 87-80 Clippers, e Ingles gioca un pick&roll in transizione. Riesce ad attaccare il centro dell'area e scarica per Johnson, che segna da appena fuori il pitturato.

Sul -5, Johnson gioca un pick&roll con Favors, ma Mbah a Moute riesce a passare molto bene sul blocco e restare davanti al palleggiatore. A questo punto a bloccare per Johnson è Ingles, con Redick che fa piccolo aiuto per dare il tempo a Mbah a Moute di recuperare. A Johnson però basta un niente per prendere e mandare a bersaglio la tripla: 85-87.

Hill supera la metà campo e sfrutta due blocchi, uno di Favors e l'altro di Johnson. JJ a sua volta sfrutta senza palla il blocco di Favors e riceve. Una volta ricevuto, Favors gli porta un blocco - stavolta sulla palla - e i due giocano un pick&roll. Jordan rimane in contenimento, ed è bravissimo Johnson a giocare con calma ed entrare in area in palleggio proteggendosi da Mbah a Moute. Tiro morbido e parità a quota 87.

Dopo il 3/3 in lunetta di Paul, Utah è di nuovo sotto, 90-87. La palla non può che essere gestita da Johnson, che sfrutta due blocchi, di Ingles il primo e Favors il secondo. Fa un lavoro molto simile alla clip precedente, tenendo dietro Mbah a Moute, che però poi recupera. Quindi Johnson si mette spalle a canestro e segna in fadeaway allo scadere dei 24: 89-90.

Appena Iso Joe supera la metà campo arrivano subito due compagni a bloccarlo, ancora Ingles e Favors. L'ala di Utah attacca in palleggio e segna alzando la parabola contro la difesa di Jordan. Sorpasso Jazz.

In transizione si accoppia Redick con Johnson, e quest'ultimo naturalmente vuole andare a giocare spalle a canestro per sfruttare la maggiore fisicità. La difesa dei Clippers però non glielo vuole concedere, e arriva Crawford per raddoppiarlo. La palla esce dal raddoppio e i Jazz la muovono lungo il perimetro, finchè Hill in angolo attacca il close-out di Jordan andando verso il cuore dell'area. La difesa collassa in area e Hill pesca in angolo Johnson, che con l'extra pass trova Ingles per la tripla del +4. Dopo gli 11 punti consecutivi arriva dunque l'assist per Johnson, al termine di un'azione iniziata da lui stesso che ha attirato il raddoppio.

In quest'altro possesso, dopo non aver ottenuto nulla dal pick&roll, Johnson scarica per Hood e gli va a portare un blocco, ottenendo così ciò che voleva, ovvero il cambio difensivo. C'è ancora una volta Redick su di lui, e arriva di nuovo il raddoppio. A portare il raddoppio è Mbah a Moute, che marca l'uomo ad un passaggio di distanza, e deve quindi ruotare Crawford, che però arriva con un attimo di ritardo. Hood segna da 3, altro assist di Johnson e 97-92 Jazz.

Anche qui Johnson ottiene il cambio difensivo e stavolta si trova marcato da Crawford. Ingles gli libera il lato per giocare l'1contro1 e va nell'angolo opposto. Appena Johnson si mette spalle a canestro arriva il raddoppio di Paul, che però Iso Joe riesce a spezzare e arrivare nel cuore dell'area. Da qui pesca in angolo Ingles per la tripla del ko. Con questo il bottino di Johnson negli ultimi 7 minuti diventa di 11 punti e 3 assist, avendo messo lo zampino in 20 degli ultimi 22 punti della squadra: niente male...

UN SOLO ORDINE: FERMARE CHRIS PAUL

Abbiamo già spiegato a parole quella che è stata la difesa dei Jazz su Chris Paul, andiamola ora a vedere col solito aiuto di qualche clip per farci un'idea migliore.

Su questo pick&roll di solito Favors sarebbe rimasto maggiormente in contenimento, concedendo il tiro dalla media a Paul. Ma dopo gara3 il lungo di Utah è preoccupato unicamente di fermare Paul, e lo fa molto bene.

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Quando Hill recupera, Favors rimane comunque su Paul, perchè tanto sa che al roll di Jordan ci pensa l'uomo di Mbah a Moute - Johnson. Il risultato è un'infrazione di passi del play dei Clippers.

Altro pick&roll, e ancora una volta Favors ha il compito di fermare Paul, che si vede costretto a scaricare palla, e alla difesa va bene così.

Pick&roll sul lato, e la difesa vuole naturalmente mandarlo sul fondo. Ma la posizione di Favors è molto più alta rispetto al solito, e Paul non ha dove andare.

Decide quindi di passarla a Jordan per poi andarsi a riprendere palla, ma Hill lo marca faccia a faccia e vuole negargli la ricezione. Paul riesce comunque a farsi restituire il pallone dal suo pivot, ma ha comunque due avversari a dargli la caccia e devi forzare un tiro dall'angolo.

Altro pick&roll laterale, Favors difende ancora con i piedi sulla linea dei 3 punti, e riescono a costringere Paul a liberarsi della palla.

In quest'occasione i Clippers eseguono un gioco ormai sempre più diffuso. Ovvero un pick&roll play-pivot, con la guardia che porta un blocco cieco sul difensore del pivot per consentire al play di alzare l'alley-oop per il pivot.

Ma la difesa dei Jazz è preparata a questa situazione: Favors evita il blocco e riesce a restare con Jordan, mentre Hill e Ingles cambiano uomo, neutralizzando così l'attacco. Paul la passa a Redick e Ingles, come prima Hill, vuole negare la ricezione a Paul. E ci riesce, perchè Redick non riuscendo a servire il proprio play decide di forzare un tiro da 3.

Ultima situazione, e sul pick&roll Paul-Redick la difesa cambia. Paul attacca Ingles, che lo porta in area dove è pronto in aiuto Favors. Qui è bravissimo Paul che segna un canestro difficile, che la difesa può accettare.

Una gara7 sembra probabile in questa serie, ma può davvero succedere di tutto, e del resto finora ogni partita è stata equilibrata.