UMEMPHIS GRIZZLIES - SAN ANTONIO SPURS 105-94
Al FedEx Forum, è Memphis a ricoprire la parte del leone. Finalmente, dopo dieci sconfitte consecutive ai playoff contro gli Spurs, i Grizzlies pongono fine alla macumba, si aggrappano ai suoi uomini migliori, e trionfano, tra la loro gente, riaprendo una serie che sembrava già chiusa, dopo appena 2 gare. Bene per tutto l'arco della gara, spettacolare nel terzo quarto - vinto dai Grit and Grind 31-17 - la franchigia del Tennessee vola grazie ad un super Mike Conley da 24 punti ed 8 assist, un Marc Gasol che scrive a tabellino 21 punti, 6 rimbalzi e 3 assist, cancellando i dirimpettai Dedmon e Gasol senior, ma soprattutto, Zach Randolph, che per una sera si sveste dai panni di gregario, parte in quintetto, e brilla, in versione vintage, martirizzando per tutto il decorso della contesa i lunghi avversari con i suoi lenti ma letali movimenti in post basso: 21 punti per Z-Bo, 8 rimbalzi, e tanti, tantissimi apprezzamenti dalla platea del FedEx Forum. San Antonio è assente, ingiustificata. Sparacchia dal campo, in modo superficiale e confusionario, Leonard si dimostra umano - 18 punti, 4 rimbalzi, 3 assist - Parker e Ginobili chiudono con la casella punti immacolata, combinando 0/6 dal campo, e nel pitturato gli Spurs non hanno libero arbìtrio, come nelle precedenti due gare. Tutti ingredienti che servono a preparare, e decorare il successo Grizzlies.
Subito 5-0 Spurs, ma Memphis è ben concentrata sul parquet, lavora duro in difesa ed in attacco trova buone soluzioni per scardinare il muro neroargento. Il layup di Carter, che vale il 10-11, impaurisce Popovich, costretto a chiamare il primo time out. Quella di Fizdale è un'altra squadra rispetto alle due gare precedenti, Ennis, Randolph e M. Gasol colpiscono ai fianchi San Antonio, che però resiste, ed al primo intervallo è parità, a quota 21. Z-Bo è una furia, segna indistintamente da dentro ed oltre l'arco dei 3 punti, funziona il pick&roll tra Conley e M.Gasol, Memphis va, spedita, ma è la second unit degli Spurs, incarnata in Green ed Anderson, a ricucire lo strappo quando i titolarissimi tirano il fiato. Poi, con Leonard ed Aldridge di nuovo in campo, si esalta il minore dei fratelli Gasol, realizza gli ultimi quattro punti del secondo quarto e consente a Memphis di approcciare la pausa lunga avanti 50-46.
Ma il capolavoro, Memphis, lo compie nel terzo quarto. Segna 10 dei primi 14 tiri presi, in difesa gira più di qualche vite e soffoca gli scorer avversari: Spurs tenuti, nella prima fase del periodo, a 6/17 dal campo. Dominio Grizzlies. Oltre i 'Big Three' Conley, Randolph, Gasol, c'è gloria per Carter, che stampa una fragorosa bimane sulla testa dell'impotente difesa avversaria, Selden graffia dalla lunga distanza, e Green ricama: il risultato è presto detto, 31-17 in favore dei padroni di casa, il margine lievita, +18 (81-63) al termine del terzo quarto, +22 (89-67) - massimo vantaggio - agli albori dell'ultima frazione. Coach Popovich è infuriato, non trova risposte dagli uomini migliori, dai suoi fidi, dunque richiama l'intero starting five in panca e lascia sul parquet, negli ultimi 12' minuti di gara, le riserve, che non hanno le qualità, le capacità, di risalire la china. Osservano inermi il luna park Grizzlies, a cui partecipano veramente tutti, anche Davis, Baldwin e Daniels impiegati da Fizdale negli ultimissimi spiccioli di match. Una passerella finale per gli 'Orsi' nella Grindhouse, San Antonio esce mestamente dal campo, ha 2 giorni per capire ciò che non è andato, ciò che l'ha resa vulnerabile, ha 2 giorni per riprendere ad essere l'armata Spurs.
MEMPHIS GRIZZLIES: Punti: Conley 24, Randolph 21, M. Gasol 21; Rimbalzi: Randolph 8; Assist: Conley 8;
SAN ANTONIO SPURS: Punti: Leonard 18, Aldridge 16, Anderson 15; Rimbalzi: Aldridge 11; Assist: Simmons, Anderson, Leonard 3;