Generalmente, una delle due serie più interessanti del primo turno dei playoffs NBA è quella che vede opposte la quarta e la quinta forza dell'Est e anche quest'anno le protagoniste della suddetta sfida, Washington Wizards e Atlanta Hawks, sono pronte a regalare una delle serie più belle del primo turno di questa post-season.
I precedenti e la regular season
Gli uomini agli ordini di Scott Brooks sono reduci da una regular season da 49 vittorie e 33 sconfitte, dopo che nelle prime diciotto partite ne avevano vinte soltanto sei, evidenziando enormi problemi difensivi e di spogliatoio, oltre a un rendimento preoccupante della panchina. Non tutto si è risolto al 100% - i Wizards sono ventesimi per efficienza difensiva - ma il riscatto è stato notevole, vincendo trenta delle successive quarantuno partite, peraltro perdendo una sfida memorabile contro i Cavs il 7 febbraio, in quello che forse è stato l'incontro più bello dell'anno fino ad oggi. Gli Hawks, dal canto loro, sono andati a corrente alternata, chiudendo con un buon 43-39 e, soprattutto, con tre vittorie pesantissime: due contro Cleveland e una contro Boston. I precedenti tra le due contendenti vedono Washington avanti 3-1; dopo aver perso nettamente il primo (99-114), giocato a fine ottobre, gli Wizards hanno vinto sul filo di lana il secondo (95-92) e il quarto (104-100), dominando il terzo, in quella che è stata la loro vittoria con il margine più ampio di tutta la loro stagione (112-86: +26).
Le chiavi della serie
Il gioco di Atlanta si basa soprattutto sull'asse Schroder-Howard e sulla classe cristallina di Paul Millsap. Il pick and roll centrale tra i primi due giocatori menzionati sarà un aspetto essenziale della serie, con il tedesco molto pericoloso soprattutto quando entra in area - tra i primi quattro della Lega per attacchi al ferro e molto bravo ad attirare su di sé la difesa per poi scaricare sul perimetro - anche se il 34% dall'arco potrebbe essere un punto di appoggio importante per gli avversari. L'ex Superman, invece, dovrà essere in grado di far valere il suo strapotere fisico nel pitturato, come dimostrano i suoi 14.3 punti e 14.8 rimbalzi di media nei quattro scontri diretti di quest'anno, in cui spesso è stato servito anche con un semplice lob. Ad occuparsi di lui ci sarà soprattutto Marcin Gortat, che a sua volta potrà essere un fattore importante soprattutto nella metà campo offensiva: tra i migliori bloccanti della Lega, il suo pick and roll con Wall è uno di quelli più produttivi della Association, senza trascurare la sua grande capacità di tagliare al ferro al momento giusto ed eventualmente di scaricare sul perimetro per un compagno libero dopo aver attirato su di sé un raddoppio, spesso proprio quando "rolla", trovando giocatori come Otto Porter e Bradley Beal, che dai 7,25 m viaggiano rispettivamente con il 43% e il 40%. A chiudere lo starting five dei Wizards c'è Markieff Morris, anch'egli molto pericoloso con il tiro dalla distanza, oltre che in post.
Contro di lui ci sarà spesso il già citato Millsap, vero ago della bilancia di Atlanta, come dimostra il suo Player Efficiency Rating, pari a 17.9: la sua completezza di gioco e la sua presenza difensiva saranno cruciali per le speranze di vittoria dei suoi, che avranno bisogno di controllare i tabelloni per evitare le ripartenze a tutta velocità degli avversari guidate da Wall, l'uomo più veloce del mondo su un campo da pallacanestro insieme a Westbrook. Il numero uno del Draft 2010 quest'anno si è consacrato ulteriormente come superstar, riuscendo a trovare il giusto feeling con Beal, talento offensivo incredibile e potenzialmente immarcabile per Atlanta, e guidando i contropiedi degli Wizards - 14.6 punti segnati di media on the break, quarti nella NBA - spesso innescando il tiro da tre punti di Porter (Atlanta è penultima per triple tentate dagli avversari, quasi 11 di media), che quest'anno è diventato quasi un'arma di distruzione di massa, specialmente sugli scarichi.
Mike Budenholzer dovrà trovare un antidoto all'attacco di Washington, soprattutto per quanto riguarda il backcourt (Atlanta è penultima per triple tentate dagli avversari, quasi 11 di media). Sarà fondamentale l'efficienza della transizione difensiva: in questo aspetto, infatti, Atlanta è la migliore della Lega insieme agli Spurs: mantenersi su questi livelli sarà decisivo. Un altro fattore da considerare sarà quanti tiri da tre punti verranno concessi a John Wall (32,7% da quella posizione per lui), così come sarà importantissimo fare in modo che gli esterni, Sefolosha e Bazemore su tutti, siano tempestivi nei close-out e che Howard protegga il ferro come ai tempi di Orlando. Da parte loro, i ragazzi di Brooks dovranno essere bravi a rimanere concentrati nella difesa sul perimetro e sui tagli, cercando anche di forzare qualche turnover di Atlanta, terz'ultima con 14.2 palle perse ogni 100 possessi, con Washington che invece trova un notevole 16.2% dei suoi punti proprio dai palloni persi dagli avversari. Dall'altro lato, Atlanta dovrà cercare di avere il controllo delle plance, di tenere la palla costantemente in movimento - è undicesima per assist ogni 100 possessi con 17.4 - creando sempre buone spaziature ed evidenziando i limiti difensivi degli avversari nella protezione del perimetro e nella capacità di lettura dei tagli esterni.
In tal senso potrebbe essere importante il rendimento di Tim Hardway Jr, che fin qui ha viaggiato a 14.5 ad allacciata di scarpe, e in generale quello della second unit in grado di fare la differenza nelle ultime due sfide con Cleveland, specialmente con Ilyasova e Muscala, fondamentale per lo spacing di cui sopra. Per Washington, invece, Bogdanovic e Oubre Jr potrebbero dare un contributo importante: nel tiro dalla distanza il primo, nella difesa perimetrale il secondo, mentre si dovrà attendere qualche partita prima di vedere Mahinmi, l'unico lungo di buon livello della second unit.