Indiana Pacers – Philadelphia 76ers 120 – 111
Vittoria netta e importante per la squadra di Nate McMillan che, con appena due partite da giocare, mantiene la partita di vantaggio su Bulls e Heat, rispettivamente ottavi e noni nella Eastern Conference.
Contro Phila, i Pacers giocano una partita solida, che dominano dall’inizio alla fine. Fin dalla palla a due infatti, la squadra di Indianapolis non concede nulla agli avversari e, al contrario, trova con enorme facilità il canestro. George, Young e Turner segnano a ripetizione e Indiana, ancor prima della fine del primo quarto, si ritrova così sul +20. Un distacco più che significativo, che chiude la partita già dopo i primi 12 minuti, e che rimane praticamente anche per tutto il secondo periodo.
È nel secondo tempo che i Pacers calano e permettono ai Sixers di riaprire in parte la partita. Luwawu-Cabarrot e Holmes riescono a ridurre la forbice tra Philadelphia ed Indiana, portando il punteggio sul 90 – 79.
Negli ultimi 12 minuti ci sarebbe quindi la possibilità per i Sixers di rimontare ma i Pacers, ancora grazie al solito PG, portano a casa la partita senza troppi sforzi, chiudendo 120 – 111.
San Antonio Spurs – Portland Trail Blazers 98 – 99
I Portland Trail Blazers non si fermano più: dopo le vittorie contro Timberwolves e Jazz, la squadra di Terry Stotts batte anche i San Antonio Spurs, ottenendo la terza vittoria di fila e arrivando quindi in grande forma ai playoff, conquistati nella vittoria contro Utah.
Anche per questo, al Moda Center i Blazers scendono in campo privi di Lillard, McCollum e Nurkic, lasciati a riposo per recuperare da alcuni piccoli problemi fisici. Per quanto riguarda gli Spurs, la cui qualificazione ai PO è certa già da un mesetto, Popovich non fa turnover e schiera tutti i suoi big.
Ciò nonostante, San Antonio subisce fin dall’inizio la grande energia di Portland. Tutto il secondo quintetto di Stotts è estremamente motivato e soprattutto Napier trova con enorme facilità il fondo della retina. Rip City guida nel punteggio per tutto il primo tempo, senza però mai riuscire a scappare: dall’altro lato infatti, Leonard, Aldridge e compagnia non stanno di certo a guardare e, nonostante non riescano mai ad agguantare nemmeno il pareggio, riescono quanto meno a tenere aperta la partita.
Nel secondo tempo, San Antonio riesce finalmente a superare Portland, la squadra del Pop mantiene, seppur minimo, uno scarto sufficiente per rimanere in testa fino agli ultimissimi secondi dell’ultimo periodo. Gli Spurs, con palla in mano, un punto di vantaggio e meno di 10 secondi da giocare, hanno la possibilità di vincere la partita dopo il canestro subito di Connaughton. Rimettere la palla è però assai complicato tanto che, alla fine, dopo aver ricevuto la sfera, David Lee decide di chiamare time out. Passati solo tre secondi, gli Spurs devono nuovamente gestire una rimessa che, alla fine, provano a risolvere con un passaggio lungo per Simmons che, tuttavia, lo stesso numero 17 non riesce a controllare. La palla arriva così in mano ai Blazers e, più precisamente, a Napier, fin lì praticamente perfetto. L’ex play di Miami e Orlando prova la penetrazione, la palla però gli sfugge di mano e viene raccolta da Noah Vonleh che, solo soletto, segna il layup che consegna la vittoria pochi istanti prima della sirena. Un finale assolutamente beffardo per San Antonio.