"Il mio amore per questa città non cambierà mai", ha esordito così DeMarcus Cousins nel suo discorso d'addio con cui si è congedato dai Kings dopo avervi militato per sei anni e mezzo. Un'esperienza pluriennale, fatta di alti e bassi (più bassi a dire il vero) in cui Boogie ha si messo a disposizione della franchigia il suo infinito talento, ma il suo carattere "vulcanico" ha prodotto continue fratture all'interno dello spogliatoio, mettendo in fila episodi poco professionali sia sul parquet (è appena stato sospeso per raggiunto limite di falli tecnici) che fuori dal campo (la rissa del night club di New York è finita senza conseguenze penali, ma è specchio dell’inaffidabilità del personaggio).
"Lascio una famiglia, il mio cuore resterà sempre a Sacramento. Anche se sono andato via, non cambierà mai niente per me, e mi porterò sempre dentro questa speciale avventura con i Kings. Ho vissuto anni molto belli a Sacramento. Ogni anima in questa città conta per me, mai dimenticherò tutto questo" prosegue con voce tremolante, rotta dall'emozione, il centrone All-Star.
L'annuncio ufficiale della Trade è stato dato lunedì pomeriggio, con i Kings che hanno girato DeMarcus Cousins e Omri Casspi ai Pelicans, in cambio di Buddy Hield, Tyreke Evans, Langston Galloway, una prima scelta, ed un'altra al secondo giro al Draft 2017. Questo botto è giunto dopo appena due settimane dall'annuncio dei Sacramento Kings in base al quale affermarono che Boogie era stato definitivamente tolto dal mercato.
DeMarcus Cousins lascia la California dopo aver giocato nel corso dell'attuale stagione 55 partite, totalizzando cifre di assoluto livello: 27.8 punti, 10.6 rimbalzi e 4.8 assist di media a partita. Un dignitoso 45.2% totale dal campo, contornato da una sorprendente percentuale dal tiro dalla lunga distanza (35.6%) dimostrando di avere una mano morbida ed educata anche da oltre l'arco dei 7 metri e 25.