Ancora orfani del loro leader Chris Paul, i Los Angeles Clippers di Doc Rivers trovano un'importante vittoria esterna allo Spectrum Center di Charlotte contro gli Hornets di Steve Clifford, a cui non bastano 17 punti (7/14 dal campo) di Marco Belinelli. Si ferma a tredici la striscia di vittorie consecutive dei Miami Heat di Erik Spoelstra, stoppati a Philadelphia dai 76ers di Brett Brown.
Charlotte Hornets - Los Angeles Clippers 102-107
Coach Clifford conferma Frank Kaminsky da centro nella sfida contro i Clips, e l'avvio dei suoi giocatori è confortante: un 19-8 che porta la firma di Kidd-Gilchrist e Batum. Gli ospiti rientrano però gradualmente, prima con Blake Griffin, poi con l'apporto dei panchinari Speights e Felton. Marco Belinelli è splendido tra le riserve degli Hornets, che hanno un Kemba Walker in serata storta: ci pensa dunque l'azzurro a mantenere a galla Charlotte nel secondo quarto, coadiuvato anche da Jeremy Lamb, mentre i californiani trovano punti importanti da Mbah a Moutè e Crawford. All'intervallo lungo il punteggio è 51-53, e in apertura di terzo quarto i Clippers cercano la fuga grazie a J.J. Redick e soprattutto a un coraggioso Austin Rivers. Hornets che replicano con Marvin Wiliams e con un Nicolas Batum a tutto campo: il francese segna da tre, va a rimbalzo e distribuisce assist per i compagni, facendo le veci di un Walker da 4/18 al tiro. Nel finale di partita è Jamal Crawford la variabile impazzita che fa pendere la bilancia dalla parte dei californiani. Due triple da distanza siderale del sesto uomo dell'anno 2016 lanciano infatti i Clips, con Raymond Felton fondamentale in the clutch. Non bastano dunque ai padroni di casa gli ultimi tentativi di Frank Kaminsky (bel duello con Griffin), Batum e del solito Belinelli.
Charlotte Hornets (24-30). Punti: Batum 25, Kaminsky 20, Belinelli 17, Lamb 13, Walker 10. Rimbalzi: Kaminsky 8. Assist: Batum 8.
L.A. Clippers (33-21). Punti: Crawford 22, Griffin 20, Rivers 18, Redick 10. Rimbalzi: Jordan 16, Griffin 12. Assist: Griffin 8.
Philadelphia 76ers - Miami Heat 117-109
Senza Embiid e Okafor, è Nerlens Noel a partire in quintetto come centro per coach Brown. Il numero quattro di Phila sfrutta alla grande questa opportunità, andando a bersaglio con continuità sull'asse con McConnell. Avvio di partita fatto di parziali: a Noel rispondono i due Johnson, James e Tyler, poi è Dario Saric ad incantare il Wells Fargo Center, in un primo quarto che si chiude sul 27 pari. Il secondo periodo è invece tutto di Goran Dragic: il playmaker sloveno è imprendibile per la difesa dei Sixers, mentre Wayne Ellington va a segno dall'arco. Philadelphia non ci sta e si mantiene in vantaggio grazie a Covington e a uno scatenato Ersan Ilyasova, e il primo tempo si conclude sul punteggio di 54-48. In apertura di terzo quarto Erik Spoelstra è costretto a chiamare subito timeout per svegliare i suoi dopo due giocate di energia di Noel. Gli Heat rispondono presente al richiamo del loro allenatore, ancora con Dragic e poi con Hassan Whiteside, che si fa vedere nei pressi del ferro. Bel duello anche tra le riserve delle due squadre, perchè a Saric e a Nik Stauskas replicano James (buzzer beater sulla sirena del terzo quarto) e Tyler Johnson, protagonista di un'altra solida prestazione. Sono però i padroni di casa a mantenere il giusto abbrivio per la volata finale, trascinati da Robert Covington e da T.J. McConnell, sempre più sorprendente. Il piccolo playmaker di Brown trova due fondamentali giochi da tre punti, mentre la parola fine alla striscia di tredici vittorie consecutive di Miami la mette ancora Noel, che schiaccia al volo per chiudere i conti. Inutile la tripla a babbo morto di Dragic: trenta punti per lo sloveno, ma sconfitta Heat.
Philadelphia 76ers (20-34). Punti: Noel, Covington e Saric 19, Ilyasova e Henderson 14, McConnell e Stauskas 11. Rimbalzi: Covington 7. Assist: McConnell 10.
Miami Heat (24-31). Punti: Dragic 30, J. Johnson 26, T. Johnson 17, Ellington 16, Whiteside 12. Rimbalzi: Whiteside 19. Assist: T. Johnson 5.