OKLAHOMA CITY THUNDER - CLEVELAND CAVALIERS 118-109

Giocano i Big Three, a dispetto di quanto dichiarato da coach Tyronn Lue nell'immediato dopo gara di Indianapolis, ma non bastano ai Cavaliers ad evitare la sconfitta in casa dei Thunder. La 26^ tripla doppia dell'indemoniato Russell Westbrook (29 punti, 12 rimbalzi, 11 assist e 4 palle rubate) consente ad Oklahoma City di ottenere la prima vittoria stagionale contro un top club (Warriors, Spurs, Cavaliers), dopo aver subito ben 4 sconfitte contro le squadre citate. La partenza a razzo di Okc lascia intendere sin da subito che la serata per Cleveland non sarà agevole.

Scappati fino al +12 nel cuore del secondo quarto, i Cavs si riorganizzano e negli ultimi 5' minuti della frazione confezionano il break, coronato dal layup di Kevin Love (15+12) che annulla lo svantaggio e permette ai campioni in carica di affrontare il riposo lungo avanti 55-57. Cleveland è in back-to-back e nel corso del terzo quarto le fatiche derivanti dal roboante successo maturato in casa dei Pacers si fanno sentire. Big Russ imperversa sul parquet, Victor Oladipo (23) e Steven Adams (20+13) puniscono la distratta difesa dei viaggianti, conducendo Oklahoma al +8 (83-75).

Questa volta i punti di Kyrie Irving (28) e di LeBron James (18, impreziositi da 5 rimbalzi e 7 assist), servono solo per le statistiche personali, in quanto non sovvertono il risultato nel corso dell'ultimo parziale in cui i Thunder procedono come un Eurostar. Westbrook dal midrange, Oladipo dal perimetro ed Adams in layup confezionano il parziale di 8-0 con cui infliggono il colpo mortale ai Cavaliers costretti ad alzare definitivamente bandiera bianca, nonostante la buona prova, al debutto, del playmaker ex Heat Derrick Williams il quale dalla panchina scrive a referto 12 punti in 23' minuti d'impiego tirando 3/3 dal campo.

OKLAHOMA CITY THUNDER: Punti: Westbrook 29, Oladipo 23, Adams 20; Rimbalzi: Adams 13; Assist: Westbrook 11;

CLEVELAND CAVALIERS: Punti: Irving 28, James 18, Love 15; Rimbalzi: Love 12; Assist: James 7;

CHARLOTTE HORNETS - HOUSTON ROCKETS 95-107

Il rotondo trentello di James Harden, condito da 11 rimbalzi ed 8 assist (ma anche da tanti errori al tiro, 8/21) permette ai Rockets di imporsi allo Spectrum Center, casa degli Hornets, che dopo aver interrotto la striscia di 7 L di fila battendo i Nets, capitolano nuovamente, scivolando ad una partita dall'attuale ottavo posto, di proprietà dei Detroit Pistons. La chiave del match sono le tante palle perse dei padroni di casa, ben 22 da cui Houston è brava a convertirle in 27 punti.

I padroni di casa tengono comunque in scacco il pericoloso attacco texano per tutta la durata del primo tempo, chiuso dai "calabroni" del North Carolina in vantaggio 54-50. Cambia totalmente la musica nel terzo quarto, parziale in cui Houston decide di sprigionare sul parquet l'immenso talento offensivo di cui dispone. Non è solo Harden l'attacco dei Rockets, Beverley ed Anderson prendono confidenza con il canestro dalla lunga distanza, Capela ed Harrell possesso del pitturato, e Charlotte non trovando adeguate risposte dai suoi uomini migliori (Kemba Walker 14 punti, conditi però dal season-high di sei palle perse) affonda fino al -10 di fine 3° quarto (76-86), da cui non risalirà più.

Senza Gordon e Nenè, coach D'Antoni ha ruotato solo 8 giocatori, 6 dei quali hanno terminato il match in doppia cifra. Vani per gli Hornets i 10 punti fatturati dal nostro Belinelli, ed i 4 punti (in 13' minuti) dell'ultimo arrivato Miles Plumlee.

CHARLOTTE HORNETS: Punti: Batum 15, Walker 14, Williams 12; Rimbalzi: Kidd-Ghilchirst 9; Assist: Batum 10;

HOUSTON ROCKETS: Punti: Harden 30, Beverley 17, Harrell 15; Rimbalzi: Harden 11; Assist: Harden 8;