BROOKLYN NETS - WASHINGTON WIZARDS 110-114 (dts)

Brooklyn fa sudare le proverbiali sette camicie ai Wizards che riescono a spuntarla soltanto dopo un overtime, conquistando la vittoria che permette ai capitolini di rimettersi in marcia dopo lo stop del Verizon Center contro i Cavaliers. È il rapace Bradley Beal a prendere per mano i suoi, firma a tabellino 31 punti, impreziosendoli con 6 assist, dando vita ad una prestazione solida su entrambi i lati del campo. Washington è però un concentrato di classe ed esplosività, John Wall continua ad esibirisi su livelli da puro Mvp (23 punti e 12 assist) e da contorno le doppie doppie di Otto Porter (20+10) e Marcin Gortat (14+14) hanno contribuito a rendere realtà l'undicesima sconfitta consecutiva dei Nets, peggior squadra dell'intera Lega (9 vittorie e 44 sconfitte). Niente da fare per i neworchesi, Bogdanovic (21) e ed il pivot spagnolo Brook Lopez (20) combinano per 41 punti provando a trascinare Brooklyn al successo, ma dopo aver recuperato la doppia cifra di svantaggio sul finire del terzo quarto, ed impattato nei 48' regolamentari sul 100 pari, capitolano nell'overtime sotto i colpi mandati a segno da Wall, Beal e Porter che producono lo strappo che permette loro di aggiudicarsi la vittoria. Proprio Bogdanovic avrebbe la ghiotta chance di allungare ulteriormente la contesa, ma la sua tripla a pochi secondi dal termine del supplementare si infrange sul ferro.

BROOKLYN NETS: Punti: Bogdanovic 21, B. Lopez 20, Booker 14; Rimbalzi: Hollis-Jefferson 11, Booker 11; Assist: Bogdanovic 4, B. Lopez 4;

WASHINGTON WIZARDS: Punti: Beal 31, Wall 23, Porter 20; Rimbalzi: Gortat 14; Assist: Wall 12;

 

SACRAMENTO KINGS - BOSTON CELTICS 108-92

Con DeMarcus Cousins in borghese a bordo campo a scontare il turno di squalifica inflittogli dalla Lega causa il 16esimo fallo tecnico commesso in stagione, Sacramento non si scompone, anzi sembra addirittura trarre beneficio dall'assenza di Boogie, riuscendo ad asfaltare nel palazzo amico i lanciatissimi Boston Celtics. Gli uomini allenati da coach Stevens partono meglio, giungendo al primo intervallo avanti 19-28, dopodichè scompaiono dal parquet, lasciando la scena ai Kings i quali iniziano a divertirsi, approfittando dell'opaca serata degli avversari al tiro, contraddistinta dal 39.7% dal campo, contro il 50% dei californiani. La scintilla che permette all'attacco dei Kings di accendersi è data da Ty Lawson e Ben McLemore, i quali apparecchiano per il mega parziale con cui Sacramento capovolge l'inerzia del match ed impatta sul 49 pari alla pausa lunga. L'attacco celtico non va come dovrebbe, il folletto Isaiah Thomas prova a scuotere i suoi ma predica spesso nel deserto ed i 26 di serata non servono al cospetto della coralità con cui gli uomini di Joerger attaccano la difesa schierata degli avversari. È Collison (26 punti e 5 assist), perfettamente coadiuvato da Barnes (14+11) e Cauley-Stein (14) a far spiccare il volo a Sacramento nel cuore del quarto periodo; proprio il centro promosso titolare per l'assenza di Cousins trova il layup del 89-79 a 7.20 dal termine, doppia cifra di vantaggio che i padroni di casa non molleranno più, lasciando Boston a fare i conti con la L, la terza negli ultimi dieci incontri disputati.

SACRAMENTO KINGS: Punti: Collison 26, McLemore 17, Barnes 14, Cauley-Stein 14; Rimbalzi: Barnes 11, Koufos 11; Assist: Collison 5;

BOSTON CELTICS: Punti: Thomas 26, Johnson 14, Smart 10, Horford 10; Rimbalzi: Horford 6; Assist: Thomas 7;