L'ultima volta che queste due squadre si erano affrontate, i vice campioni in carica avevano ottenuto la vittoria più larga della stagione, con 45 punti di scarto. Stavolta i Blazers si sono avvicinati, ma non abbastanza da battere i Warriors, che hanno vinto grazie ad uno sprint nel terzo quarto. Gran partita di Steph Curry, che segna 35 punti e aggiunge 7 rimbalzi e 5 assist, mentre il suo compagno Durant si "ferma" a 30 punti messi a referto. Altrettanto ottimo il match di CJ McCollum, che è il top scorer dei suoi con 35 punti, vista l'assenza di Damian Lillard.
Gran partenza dei quattro top player di Golden State che centrano una tripla ciascuno così da portarsi subito avanti nel punteggio. Gli avversari rispondono in qualche modo e rimangono aggrappati nella prima parte con le prodezze di CJ McCollum, salvo poi cedere qualcosa nel finale di primo quarto, quando i padroni di casa fissano il punteggio sul 40-34 con due triple di Iguodala e Clark. Il secondo quintetto di Golden State funziona alla perfezione con i vari West e Livingston che allungano ad oltre dieci punti il margine, ma quando McCollum torna in campo la partita si ribalta. Il giocatore col numero 3 segna da qualsiasi posizione e diventa un rebus per la difesa di coach Kerr, soprattutto quando anche i suoi compagni, come Allen Crabbe, trovano il fondo della retina. Portland avanza a grandi falcate sfruttando troppe palle perse banali degli avversari e solo un gioco da quattro punti di Kevin Durant (21 a fine primo tempo) e un lay-up di Steph Curry riavvicinano Golden State sul 69-71.
Kerr però striglia i suoi negli spogliatoi e al rientro in campo Golden State è un'altra squadra. Curry prende il comando delle operazioni con tiri da tre ma anche con delle penetrazioni pazzesche, mentre Klay Thompson rifinisce le azioni in contropiede. Alla fine del terzo quarto i Warriors si trovano in vantaggio di sette punti, mentre McCollum non riesce più a incidere come in precedenza e i Trail Blazers si trovano in difficoltà. Nell'ultima frazione di gioco si scatena anche Draymond Green che, oltre alla sua importanza difensiva, trova diversi canestri che gli danno fiducia. McCollum riprende a segnare ma i padroni di casa reggono l'urto e proprio Green mette il punto esclamativo sulla vittoria con una stoppata perfetta su Crabbe che precede l'ultima tripla di Steph Curry. Golden State trova il quarto successivo consecutivo dopo la sconfitta patita a Cleveland ed è sempre più prima nella Western Conference.