MIAMI HEAT - DETROIT PISTONS 98 - 107
I Miami Heat crollano all'American Airlines Arena sotto i colpi dei Detroit Pistons, sonnacchiosi per tutto il primo tempo, ma totalmente trasformati da coach Van Gundy dopo l'intervallo lungo. I padroni di casa sono costretti a schierare il 14esimo starting five differente nelle ultime 29 partite disputate, a causa dei numerosi infortuni che stanno falcidiando il roster. A South Beach la macumba non tende a svanire. Contro Detroit sono out praticamente tutti i titolari (Dragic, Waiters, Winslow, McRoberts e Whiteside) con Spoelstra costretto a schierare in partenza tutte le seconde linee. Hanno però tenuto testa egregiamente agli avversari per tutto il primo tempo, chiuso dagli Heat avanti 66-58. Fondamentale, per non lasciare l'inerzia del match in mano agli avversari, è stata la produzione offensiva della coppia "Johnson - Johnson" con Tyler e James che combinano, uscendo dalla panca, per 31 punti risultando i principali violini di serata in attacco insieme ad un positivo Ellington (18 punti).
Miami, molto brava a limitare gli avversari nel primo e secondo quarto, cede di botto nella ripresa quando i Pistons iniziano ad imperversare sul parquet trovando continuità di canestri dal perimetro ad opera di Reggie Jackson (27) e Kentavious Caldwell-Pope (23). Sale in cattedra Andre Drummond nel pitturato e, non trovando ostacoli, scrive in scioltezza la sua doppia doppia d'ordinaria amministrazione (25 punti e 18 rimbalzi). Miami paga gli sforzi della prima parte di partita, e fatica a trovare risposte all'attacco ospite chiudendo il terzo parziale 15-27, sul meno quattro (81-85). Quelli della Mo-Town trovano l'allungo decisivo nell'ultima frazione, toccando la doppia cifra di vantaggio a 5' minuti dal termine grazie ad una bomba di Caldwell-Pope (86-96), con l'attacco di Miami spento. La palla non circola come dovrebbe e Spolestra è costretto al time out per tentare il miracolo finale, ma ciò non accade. Richardson cade nella trappola degli avversari, si becca un fallo tecnico ad una manciata di secondi dal termine, che i Pistons sono bravi a convertire in tre punti dalla linea della carità, mettendo il definitivo punto esclamativo al successo ospite, sul punteggio di 98-107.
MIAMI HEAT: Punti: J. Johnson 20, Ellington 18, Richardson 14, T. Johnson 11; Rimbalzi: J. Johnson 7; Assist: Richardson 8;
DETROIT PISTONS: Punti: Jackson 27, Drummond 25, Caldwell-Pope 23, Harris 17; Rimbalzi: Drummond 18; Assist: Caldwell-Pope 5;