Boston Celtics - Oklahoma City Thunder 112-117
Nonostante l'ottima partenza nel primo periodo ed un ottimo Isaiah Thomas i Boston Celtics si inchinano a Russell Westbrook. Lo zero dei Thunder continua a prendersi le luci della ribalta con prestazioni stratosferiche e nella notte trascina i suoi ad un preziosissimo successo in casa dei Celtics. La squadra di Stevens approccia meglio la gara ed il parziale di 17-6 costringe Donovan a pescare Kanter dalla panchina. Il turco, con Sabonis (17 punti nel primo tempo) consente ai Thunder di restare aggrappati al punteggio. Thomas, Smart e Johnson provano a tener testa al ritorno dei Thunder e di Westbrook, che con i suoi 14 punti nella seconda metà di frazione porta gli ospiti avanti all'intervalli (54-58). L'inerzia della sfida si sposta nelle mani dei viaggianti, con Adams e Roberson che acuiscono le difficoltà della difesa dei Celtics a leggere le soluzioni offensive dei Thunder. Thomas e Horford rispondono al primo tentativo di allungo, che si concretizza però qualche minuto dopo grazie al solito Russell: altri quattro punti di Kanter firmano il più 10, con i Celtics che vacillano. E' il minuto play di casa a prendersi come al solito la squadra sulle spalle e, con un paio di giocate delle sue riporta in avvio di ultima frazione Boston sotto di due. Le difficoltà offensive dei Thunder vengono risolte da Westbrook nei quattro minuti conclusivi: il finale punto a punto esalta lo zero, che infila sedici punti quasi consecutivi, con le due triple che rendono vani gli sforzi dei padroni di casa.
Utah Jazz - Toronto Raptors 98-104
Cadono tra le mura amiche i Jazz di coach Snyder, inginocchiandosi alla strepitosa rimonta nell'ultimo quarto dei Toronto Raptors di uno scatenato Kyle Lowry. Gara che viaggia sui binari dell'equilibrio per tutta la sua durata, soprattutto nel primo tempo. Le triple dei Raptors non permettono ai padroni di casa di scappare via nel punteggio: il talento dei canadesi sfugge spesso di mano alla coriacea ed organizzatissima difesa di Utah, che non riesce come vorrebbe a tenere basso il punteggio. DeRozan risponde ad Hayward e ad un postitivo Mack, propiziando l'allungo che all'intervallo vede la squadra di Casey condurre di cinque lunghezze (56-51). In avvio di ripresa c'è la reazione dei padroni di casa: Hayward, Gobert e Lyles rispondono ai tentativi di fuga degli ospiti, ribaltando il punteggio a suon di triple (74-72 all'ultimo intervallo). E' Lowry, tuttavia, nell'ultimo periodo, a salire in cattedra e decidere la sfida con le sue giocate: sette punti di fila valgono il più tre Raptors (84-87), prima del canestro di Valanciunas che chiude il break in favore dei canadesi. A Gobert e Hayward è affidata la reazione dei Jazz, che non riescono tuttavia a rientrare a contatto: ancora Lowry, poi DeRozan, tengono a bada la rimonta di Utah, che si ferma alla tripla di Mack del 96-100. L'alley oop di Lowry per Nogueira mette la definitiva parola fine alla contesa.
Los Angeles Clippers - Dallas Mavericks 88-90
Si sente eccome l'assenza di Chris Paul tra le fila dei Los Angeles Clippers, con il play di Doc Rivers che lascia spazio all'ex Felton nel quintetto di partenza. Ritmi tutt'altro che elevati in un primo quarto sostanzialmente equilibrato: i Mavericks tengono testa con Barnes e Matthews ai canestri di Redick e Jordan. Ai Clippers manca però il cambio di marcia, quello che dalla panchina prova ad imprimere Crawford con l'aiuto di Rivers figlio e di Speights. Dallas però è in partita, difensivamente e, di conseguenza, in attacco. Nowitzki apre bene il campo per le scorribande degli esterni, ed anche se le percentuali nel tiro dalla distanza non sono esaltanti, gli ospiti restano in partita. Redick e Felton rispondono a Barnes nel finale di primo tempo, con i cinque di Rivers che tengono i Clippers avanti, a fatica, nel punteggio. I padroni di casa tengono la gara in pugno anche in avvio di secondo tempo, ma non riescono a scappar via nel punteggio. Crawford e Jordan firmano l'allungo sul finire di terza frazione, ma i quattro di Barnes tengono a galla i Mavericks (72-68). La contesa viaggia sui binari dell'equilibrio anche nell'ultimo periodo: sono Matthews e Deron Williams a rispondere ai tentativi di allungo dei padroni di casa. Nonostante uno straripante Crawford in uno contro uno, i Clippers faticano a scrollarsi dalle spalle gli ospiti, che hanno la meglio nel concitato finale: Matthews impatta dalla lunetta, Jordan sbaglia i suoi liberi, mentre Barnes non fallisce il jumper del successo.