Indiana Pacers - Washington Wizards 107-105
Gara fatta di strappi continui, ma sempre molto equilibrata ed emozionante, quella decisa dal buzzer beater di Thaddeus Young tra Indiana Pacers e Washington Wizards. Un andamento altalenante, che ha visto proprio gli ospiti partire con il piede giusto soprattutto in attacco, mettendo a referto grazie alla solita prova corale, ben 36 punti nel primo quarto. Ritmi alti quelli imposti da John Wall, abile a chiudere al ferro come a servire Beal e soci sul perimetro o Gortat sotto le plance. Dalla parte opposta Indiana si fa preferire in attacco nonostante qualche forzatura di troppo: sono gli otto punti personali di George, uniti alle giocate di Turner di voglia ed intensità, a tenere a galla i padroni di casa, che serrano le fila nei due quarti centrali ribaltando l'inerzia della sfida. L'attacco dei Wizards cala di colpi e soprattutto di percentuali al tiro: 43 i punti che gli ospiti confezionano nei due periodi centrali, cedendo il pallino del gioco in mano ai Pacers che non si fanno pregare due volte nel raggiungere ed impattare all'intervallo prima di piazzare il break di ritorno dagli spogliatoi con il solito Paul George, Young e Jeff Teague. Sono proprio le conclusioni dalla distanza a far male ai Wizards di coach Brooks, che tuttavia restano aggrappati al match nonostante gli 88 punti subiti. Porter prima, poi Beal e Wall frustrano i tentativi ripetuti di fuga dei Pacers, portando la sfida in parità negli ultimi minuti: George sembra deciderla (105-98) con due canestri di fila, ma sette punti di fila di Beal rimettono il punteggio in discussione. L'ultima parola è però dei padroni di casa, che si affidano alla penetrazione mancina di Young che non perdona e decide la contesa.
Indiana Pacers: George (27 punti e 9 rimbalzi), Teague (23 punti e 10 assist), Turner (20 punti e 8 rimbalzi)
Washington Wizards: Wall (19 punti e 10 assist), Beal (22 punti), Gortat (21 punti e 13 rimbalzi).
Oklahoma City Thunder - Atlanta Hawks 108-110
Andamento piuttosto ondulatorio anche ad Oklahoma City dove gli Atlanta Hawks si confermano squadra in netta ripresa e sbancano nei secondi conclusivi la Chesapeake Energy Arena. Mani gelide per i padroni di casa in avvio di gara, con Westbrook che non riesce a coinvolgere i compagni in attacco, soffrendo e non poco le iniziative di Millsap e Schroder, già dalle prime battute di gara in partita. Atlanta fa la differenza nella metà campo difensiva, dove costruisce il break che vale il più dieci dopo cinque minuti (17-7). L'ingresso di Kanter scuote leggermente la squadra di Donovan, che riesce quantomeno a ridurre lo svantaggio prima della sirena. La second unit di Oklahoma tiene a galla nel punteggio i padroni di casa, che rispondono ai canestri di un Dennis Schroder scatenato. Il rientro in campo di Westbrook coincide anche con il miglior momento degli ospiti, con lo zero che decide di mettersi in proprio e ribaltare punteggio ed inerzia trascinando i Thunder avanti di cinque all'intervallo. Al ritorno in campo li Hawks riprendono dove avevano lasciato a fine primo quarto, mettendo da parte le difficoltà soprattutto offensive degli ultimi minuti del primo tempo. La solita coppia Millsap-Schroder accorcia, prima del sorpasso firmato dalla tripla di Kyle Korver. Un ottimo Abrines, spalleggiando Westbrook, risponde alla rimonta ospite, ma Atlanta adesso è in partita e non consente ai Thunder ulteriori strappi. Anzi. Scott ed Hardaway firmano il mini allungo che alla penultima sirena vede la squadra di Budenholzer condurre di tre lunghezze (81-78). Le triple in rapida successione di Roberson ed Hardaway aprono l'ultimo quarto, ma sono Schroder e la versatilità di Millsap a mettere costantemente in difficoltà i padroni di casa. Tuttavia, dalla parte opposta, Westbrook cuce personalmente tutti gli strappi ospiti, facendo viaggiare la sfida sui binari dell'equilibrio fino ai minuti conclusivi: Schroder firma il sorpasso a cinquanta secondi dal termine, ma l'idolo di casa impatta qualche attimo dopo. Millsap trasforma in oro, e nel vantaggio da due punti, l'assist di Korver, lasciando ai padroni di casa l'ultima parola: tre le occasioni che Westbrook si concede, senza però trovare fortuna sia in penetrazione che dalla distanza.
Oklahoma City Thunder: Westbrook (46 punti, 11 rimbalzi, 7 assist), Roberson (14 punti), Kanter (8 punti e 7 rimbalzi).
Atlanta Hawks: Schroder (31 punti, 8 assist e 5 rimbalzi), Millsap (30 punti e 11 rimbalzi).