Ventiquattro ore dopo aver battuto i Cleveland Cavaliers allo United Center, i Chicago Bulls di Fred Hoiberg si fermano all'American Airlines Center contro i Dallas Mavericks di Rick Carlisle, che disputano una delle migliori gare di questa difficile regular season. A Ovest successi importanti per gli Utah Jazz di Quin Snyder sui Denver Nuggets di Mike Malone e Danilo Gallinari (12 punti, 3/11 dal campo, 5 rimbalzi e un assist), e dei Portland Trail Blazers di Terry Stotts sui Miami Heat di Erik Spoelstra.
Dallas Mavericks - Chicago Bulls 107-82
Ancora emergenza infortuni in casa Mavs, con Dirk Nowitzki e Seth Curry fuori causa. Per Chicago riposo invece accordato a Dwyane Wade, sostituito in quintetto da Nikola Mirotic. Partenza choc degli ospiti, travolti dalla furia avversaria per un parziale di 21-6, alimentato da Andrew Bogut e da Harrison Barnes. Bulls a lungo fuori partita, impresentabili in difesa con il loro quintetto pesante. Solo Isaiah Canaan dalla panchina e Robin Lopez provano a scuotere Chicago, con il solito contributo di Taj Gibson. Rajon Rondo non ripete la prova da tripla doppia sfoderata contro i Cavs, e Hoiberg prova a trovare qualcosa dalla panchina con Grant e Valentine. Nulla da fare, perchè all'intervallo Dallas è avanti 57-45, anche grazie all'impatto tutto energia e atletismo di Dwight Powell. Mavs che volano anche sul +20 nel terzo quarto, quando Wesley Matthews mette a segno triple a ripetizione (saranno sette su undici tentativi), con Barnes ancora presente in attacco. L'unico accenno di reazione ospite porta la firma di un nervoso Jimmy Butler (tecnico per lui dopo un canestro realizzato), ma non può bastare a dei Bulls disattenti e disfunzionali: ci pensano Deron Williams e il giovane Finney-Smith a chiudere i conti per i Mavs, aprendo un lungo garbage time in cui si mette in mostra Justin Anderson.
Dallas Mavericks (4-15). Punti: Matthews 26, Barnes 22, Powell 17, Finney-Smith 11. Rimbalzi: Bogut 11. Assist: Williams 15.
Chicago Bulls (11-8). Punti: Butler 26, Lopez 15, Gibson 11, Canaan 10. Rimbalzi: Butler 9. Assist: Butler 4.
Utah Jazz - Denver Nuggets 105-98
Ancora senza George Hill, Quin Snyder schiera in quintetto l'australiano Dante Exum, mentre per i Nuggets c'è Will Barton (e non Jameer Nelson) nel backcourt al fianco di Mudiay. Primo tempo equilibrato a Salt Lake City, dove Utah esegue bene i suoi giochi con Exum e poi Mack in cabina di regia, con Rodney Hood a fare da realizzatore e Boris Diaw da facilitatore. Gobert lotta a rimbalzo con Faried e Nurkic, e ai Nuggets manca un lungo come Jokic che possa aprire il campo. Ecco perchè Malone vara presto il quintetto con quattro esterni, in cui si fa valere il solito Wilson Chandler, efficace anche da numero quattro, più mobile e incisivo di Danilo Gallinari. All'intervallo lungo i Jazz sono avanti 49-47, ma scappano via nel terzo quarto, letteralmente trascinati da Gordon Hayward, autore di ben ventuno punti nel solo periodo. Il prodotto da Butler mette in mostra il meglio del suo repertorio, segnando anche dall'arco, coadiuvato dal compagno di squadra Trey Lyles. Il vantaggio dei padroni di casa supera anche le venti lunghezze, ma nel quarto quarto ecco la rimonta di Denver, trascinata proprio da Chandler, Barton e Jameer Nelson. Troppo tardi però per gli ospiti, che negli ultimi due minuti sbattono su Gobert e devono arrendersi a Utah, che torna a vincere dopo il passo falso contro Miami.
Utah Jazz (12-9). Punti: Hayward 32, Hood 15, Lyles 12, Exum 10. Rimbalzi: Gobert 11. Assist: Diaw, Ingles e Mack 4.
Denver Nuggets (7-13). Punti: Barton e Chandler 20, Nelson 13, Gallinari e Mudiay 12, Faried 10. Rimbalzi: Faried 6. Assist: Nelson 7.
Portland Trail Blazers - Miami Heat 99-92
Soliti problemi di infortuni per Erik Spoelstra, che al Moda Center di Portland deve fare a meno di Justise Winslow e Josh Richardson, mentre per Stotts è ancora fuori causa Al Farouq Aminu. Avvio contratto dei padroni di casa, che soffrono tremendamente Hassan Whiteside sotto il proprio tabellone, con Mason Plumlee ed Ed Davis in difficoltà. A svegliare Portland ci pensa Allen Crabbe dalla panchina, che insieme a C.J McCollum ed Evan Turner riporta sotto gli uomini di Stotts nel secondo quarto. Goran Dragic e Tyler Johnson rispondono per Miami, ma è Lillard, con la collaborazione di un ottimo Mo Harkless, a consentire ai Blazers di chiudere in vantaggio il primo tempo, sul punteggio di 55-49. Alla ripresa delle operazioni è ancora Whiteside il punto di riferimento in campo degli Heat, con McRoberts ed Ellington che trovano un paio di canestri importanti per mantenere la sfida in equilibrio. Come accaduto nel primo quarto, è Crabbe (con Turner che incanta con un paio di giochi di prestigio) a segnare con regolarità per Portland, anche se in apertura di quarto periodo gli ospiti si ritrovano sul +7 (75-82) grazie all'energia di Tyler Johnson. Meyers Leonard rimpiazza Davis per Stotts, e il finale di gara sorride ai Blazers, che si aggrappano a Damian Lillard nel momento di massima difficoltà. Il play da Oakland segna da tre in uno snodo cruciale della gara, imitato da un decisivo C.J. McCollum, mentre l'attacco di Spoelstra si inceppa improvvisamente condannando Miami alla sconfitta.
Portland Trail Blazers (11-10). Punti: Lillard 19, Harkless e McCollum 17, Crabbe 16, Plumlee 11. Rimbalzi: Plumlee 9. Assist: Lillard e Turner 6.
Miami Heat (7-13). Punti: Whiteside 28, Dragic 18, McRoberts 13, Ellington 12. Rimbalzi: Whiteside 16. Assist: Dragic 8.