DETROIT PISTONS - CHARLOTTE HORNETS 112-89

Partita strana quella disputatasi alla Time Warner Cable Arena: i Detroit Pistons sono riusciti a prevalere sugli Charlotte Hornets per 112-89, trascinati dai canestri di un Tobias Harris on fire (24 punti con il 75% dal campo) e da un finale in crescendo di Kentavious Caldwell-Pope. L'avvio sorride alla squadra di Clifford, ma Detroit di rimonta si prende il primo quarto, soffrendo nel secondo. Qui anche l'episodio che cambia la gara: espulsione di Drummond per un colpo a Hibbert. Senza il proprio centro, però, la squadra del Michigan carbura e prende il volo, dopo un primo momento di assestamento. Charlotte riesce a rimanere a contatto con i canestri di un Kemba Walker comunque sopra le righe, ma un paio di triple di KCP spengono definitivamente le speranze e ammazzano la partita, che va a chiudersi con un rotondo +23. Per Detroit è solamente la seconda vittoria esterna, ma la terza in assoluto nelle ultime quattro gare. Charlotte torna invece alla sconfitta dopo due vittorie consecutive.

Fonte immagine: San Antonio Express-News

LOS ANGELES CLIPPERS - BROOKLYN NETS 122-127

Partita pazzesca al Barclays Center, succede di tutto e la spuntano i padroni di casa per 127-122. Il primo quarto veleggia sul filo dell'equilibrio e dell'intensità, la gara sembra porre buone premesse, ma nel secondo i Clippers mettono la freccia e sorpassano, eccome se sorpassano: 37 punti che contribuisono a creare il massimo vantaggio di +18 nel terzo quarto. Poi, nell'ultima frazione, il black-out quasi totale: Brooklyn comincia a bombardare dall'arco in continuazione e sembra rigenerata, tanto da volare addirittura sul +3. Ci vuole necessariamente una tripla di Chris Paul dall'angolo con 1.8 secondi da giocare per ristabilire la parità, precedentemente rotta da una bomba di Brook Lopez. 

Kilpatrick, autore di una prestazione monstre da 38 punti e 14 rimbalzi, sbaglia sulla sirena, ma in overtime mette ancora il propro sigillo, cancellato dalla tripla di Jamal Crawford che ristabilisce di nuovo la parità. I Nets però si mangiano le mani per qualche errore di troppo ai liberi, regali di un nervoso Doc Rivers, espulso e trattenuto a fatica dai suoi assistenti. Nel secondo overtime è ancora Kilpatrick (che per un nonnulla sbaglia anche il buzzer nel primo) a fare il bello e il cattivo tempo, realizzando 6 dei 10 punti totali che permettono ai Nets di distanziarsi e prendersi la partita, la quinta vittoria in stagione. Terza sconfitta consecutiva per Chris Paul (da tripla doppia) e compagni.