Dopo il rumore suscitato dalle dichiarazioni di Brian Scalabrine, ex giocatore di culto dei Boston Celtics che pochi giorni fa aveva rivelato che Klay Thompson sarebbe ben presto finito in una trade che lo avrebbe portato a giocare per la franchigia del Massachusetts, il general manager dei Golden State Warriors, Bob Myers, è intervenuto quest'oggi per smentire voci e indiscrezioni.

In collegamento radiofonico (a 95.7 The Game), Myers si è così espresso sul suo giocatore, oltre che sulla difficoltà nel controllo di tutto ciò che viene detto e pubblicato sui social media: "Nell'era dei social ognuno può dire o scrivere quel che vuole: conosco personalmente Scalabrine, è stato anche un mio giocatore, ma prima di dire certe cose avrebbe dovuto chiamarmi e chiedermi se ciò che aveva da raccontare fosse vero o meno. Mi piacerebbe che ci fosse più attenzione quando si parla di certi argomenti, perchè ora ho dovuto parlare personalmente con Klay Thompson e anche con il suo agente. L'ho fatto, fa parte del gioco, perchè in alcuni casi questi rumors si alimentano da soli fino a crescere a dismisura. Ecco perchè credo che sia necessaria una maggiore attenzione quando si parla in pubblico. La mia risposta è comunque chiara: non abbiamo intenzione di scambiare Klay Thompson. Francamente non so di cosa si voglia discutere. Ho chiamato Klay e gli ho spiegato la situazione, anche se lui non è certo il tipo che legge o ascolta di tutto. Non ne sapeva niente. Poi ho parlato con il suo agente, perchè ormai i media sono molto potenti, e il nostro è un business pubblico. Non voglio star qui a dire che ogni rumor è inventato, perchè capita che alcuni siano veri. Ma penso che staremmo tutti più tranquilli se chi riferisce certe cose fosse più attento e più documentato su ciò di cui parla. Una soluzione del genere mi renderebbe la vita più facile, ma è qualcosa che riguarda me, quindi non interessa a nessuno".

Le indiscrezioni riguardanti il futuro di Klay Thompson si susseguono ormai dallo scorso luglio, quando Golden State ha acquisito il free agent Kevin Durant. In una squadra che ha già Steph Curry e Draymond Green come superstar assolute, in molti hanno pensato che il ruolo dello Splash Brother numero due sarebbe stato ridimensionato dall'arrivo di KD. E' ancora presto per capire se l'impatto dell'ex giocatore dei Thunder possa influire davvero negativamente sul rendimento di Thompson (al di là dei numeri e dei tiri presi a partita), ma quel che è certo è che a Oakland dovranno abituarsi a convivere con questo genere di voci, soprattutto nel caso in cui la loro regular season non dovesse essere straordinaria come accaduto lo scorso anno. Sulla questione era comunque intervenuto in termini netti anche Steve Kerr, allenatore dei Warriors, confermando l'importanza di Thompson nel suo sistema di pallacanestro: "Klay è un giocatore chiave per noi: il suo movimento e la sua capacità di segnare tiri in sospensione consentono a Curry e Durant di attaccare il ferro con continuità". Dalle parti della Baia fanno inoltre notare che Thompson è un pupillo di Jerry West, che già nel 2014 si oppose a uno scambio con Kevin Love dai Minnesota Timberwolves, e che quindi la sua posizione ai Warriors sarebbe ben salda. Secondo quanto invece rivelato da Scalabrine, Thompson sarebbe potuto finire a Boston in cambio di Avery Bradley, Jae Crowder e di diritti su una prima scelta dei Celtics, diritti che sarebbero poi stati girati ai Philadelphia 76ers per arrivare al centro Nerlens Noel.