I San Antonio Spurs ingranano la quarta sul parquet dei Sacramento Kings, vincendo per 105-110 e migliorando a un 9-3 generale, 6-0 lontano dall'AT&T Center. Un'inversione di tendenza rispetto al passato recente, visto che le mura amiche sembravano una fortezza da pochi espugnabile. Poco importa, rimane comunque più rilevante il miglioramento progressivo del movimento di palla, evidenziato anche da Pau Gasol nel post-gara; lo spagnolo risulta il migliore in campo, sfoderando una prestazione massiccia da 24 punti e 9 rimbalzi, semplificando il compito alla squadra di Popovich.
Il primo quarto sembra un antipasto di quanto poi la partita è destinata a diventare: Gasol, assistito da un Parker in serata positiva (14 punti e 7 assist con il 70% dal campo), scatena il panico nella difesa viola, mandando ripetutamente fuori giri i lunghi avversari e allungando immediatamente fino al +10, costruendo un buon margine poi dilapidato con l'ingresso in campo delle second unit: quella dei Kings garantisce 57 punti nella nottata del Golden 1 Center, contro i 22 di quella texana. Ci mettono comunque poco i titolari a ristabilire la doppia cifra di vantaggio sul finire del secondo quarto, per poi apporre il definitivo sigillo nel terzo, arrivando anche a toccare quota +18.
Sacramento non vuole però mollare e continua a trovare canestri con la propria panchina, sfruttando anche l'impatto fisico di Cauley-Stein (11 punti in 13 minuti) oltre a quello di Cousins: l'assenza di Dedmon per una distorsione alla caviglia permette ai Kings di avere un vantaggio non indifferente in quanto a muscoli, cavalcato a dovere per rimanere a galla. Nel finale i californiani riescono addirittura a risalire fino al -4 a 8 secondi dalla fine, ma il libero di Bertans del +5 rappresenta la pietra tombale sulla partita, che prende la via del Texas.
Non bastano dunque gli straordinari numeri di DMC - che chiude con 26 punti, 17 rimbalzi e 6 assist - a Joerger, che può sorridere pensando all'impatto della panchina, ma non guardando il record complessivo di 4 vittorie e 8 sconfitte. Gli Spurs registrano invece un paio di season high quali gli assist (29) e la percentuale dal campo (48.9%), confermando i netti miglioramenti messi in luce dal ritorno di Tony Parker, coincidente peraltro con la prima W di una serie di quattro. Nulla al caso.