Questa notte alle ore 2 italiane si sfideranno Houston e Oklahoma City, che per alcuni potrebbe voler dire Harden contro Westbrook. E' chiaro che la partita di stanotte ha anche altri temi interessanti che andrebbero approfonditi a dovere, ma in questo articolo ci soffermeremo a confrontare il primo mini-bilancio di questi due giocatori in una stagione difficile per quanto riguarda i risultati della squadra, ma che singolarmente vivono (e vivranno) da protagonisti.

Entrambe le franchigie infatti stanno cercando di ricostruire un team vincente attorno alla propria stella ma ci vorrà ancora del tempo, ecco perché le cifre che vedrete sembrano surreali ma vanno spiegate anche in relazione al fatto che i due ex compagni hanno spesso carta bianca durante il match. Questo non significa certo sminuirli, bensì far capire che a grandi prestazioni individuali possono corrispondere risultati non molto positivi (vedi anche Anthony Davis).

Sia i Rockets che i Thunder sono, in questo momento, in zona playoff, i primi con un record di 6 vittorie e 4 sconfitte, mentre i secondi con una sconfitta in più. Per quanto si sia parlato (fin troppo) di calendario favorevole ad OKC, questi hanno perso le ultime quattro partite nonostante Wesbrook non abbia mai abbassato il suo livello di gioco. Harden e compagni invece hanno dovuto affrontare per due volte gli Spurs e una volta i Cavaliers, anche se due sconfitte sono arrivate contro squadre modeste come Lakers e Hawks. Entriamo nello specifico: Westbrook ha giocato le ultime 11 partite mantenendo una media di 32 punti, 9.7 rimbalzi e 9.9 assist. Non è stato da meno "il Barba", il quale ha 32.2 punti e 7.9 rimbalzi, ma ben 12.6 assist che gli permettono di comandare nella lega in questa speciale classifica. Queste statistiche però, vengono ottenute dai due giocatori in modo diverso, non si può certo dire infatti che abbiano le stesse caratteristiche.

Innanzitutto c'è una differenza di ruolo, ma in attacco possiamo dire senza problemi che Harden assume su di sè il ruolo del playmaker. Alcune statistiche più avanzate confermano quello che potevamo immaginare: Westbrook dà grande importanza al cosiddetto tiro dal "mid range", ovvero quello dalla media, non a caso i punti da questa posizione sono il 19.3% di quelli segnati dal giocatore. Harden si ferma al 7.3%, ma per lui è molto più efficace il tiro da tre punti, che compone il 31.7% dei punti segnati. Entrambi i giocatori basano il loro attacco per buona parte sui tiri nel pitturato (34.3-33.5 per Harden), che si ripercuote anche nei tiri liberi, poichè vanno spesso a cercare il contatto (29.3-26.7 per Wesbrook).

Lo scoring però non è l'unica cosa che conta: con l'arrivo di D'Antoni Harden sta imparando sempre di più a gestire il pallone e offrirlo maggiormente ai compagni. 12.6 assist a partita testimoniano che ha capito che le difese si concentrano in gran parte su di lui e nel momento in cui penetra intorno a lui si trova una batteria di tiratori che aspettano solamente il pallone. La situazione di Westbrook è simile ma non del tutto identica: tanto per cominciare l'addio (inaspettato?) di Durant, venuto dopo la trade di Ibaka ai Magic, ha sconvolto i piani societari, che forse potevano utilizzare il giocatore per scambi più sensati o anche tenerlo in squadra. Russell si trova più in difficoltà proprio perché la squadra costruita intorno a lui non è certo piena di grandi tiratori, nè per adesso è presente un sistema offensivo così efficace. Questo problema è spesso risolto dal giocatore, che legge benissimo i pick and roll con Adams per mandarlo a schiacciare oppure quelli con Kanter, ottimo tiratore dalla media e con dei perfetti movimenti offensivi. Per cercare di allargare il campo, viene ridotto a tiratore su scarico Victor Oladipo giocatore con spiccate capacità atletiche ma anche tecniche, il cui ruolo nella squadra ancora non è chiarissimo.

Si può capire, con queste basi, anche l'elevato numero di palle perse da parte dei due giocatori: 5.3 per Westbrook e 5.7 per Harden. Infatti, gestendo praticamente tutti i possessi nella metà campo avversaria, capita più di una volta che le spaziature create non siano ideali, anche per merito della difesa, e i due campioni si trovino chiusi dagli avversari, arrivando quindi a un passaggio intercettato o a una steal in penetrazione. Per quanto riguarda il net rating, Harden è avanti di 4.7 punti, nonostante la sua squadra permetta 104 punti di media per cento possessi agli avversari con lui in campo (defensive rating).

Questa notte le premesse per una grande partita ci sono tutte, in cui fare dei pronostici è quasi impossibile; probabilmente non ci sarà da complimentarsi per le difese, ma lo spettacolo, con due giocatori del genere in campo, è senz'altro garantito.