La marcia dei San Antonio Spurs continua senza intoppi: i New Orleans Pelicans non possono essere in grado di frenare la franchigia texana, vincente nella notte tra le mura amiche per 98-79 contro la squadra di un Anthony Davis tornato sulla terra dopo due settimane da alieno. L'ala è comunque il migliore dei suoi insieme a E'Twaun Moore, a quota 18 punti, tanti quanti il mattatore della gara Patty Mills. Top scorer è però, tanto per cambiare, Kawhi Leonard, a quota 20.

Popovich decide di concedere una notte di riposo ai veterani Ginobili e Parker, accomodatisi in borghese insieme a Danny Green (che ne avrà ancora per un paio di settimane), così in quintetto trova posto Mills, il cui inizio di gara dà ragione alla scelta del proprio coach, con cinque punti e due assist consecutivi per inaugurare la gara. La buona risposta dei Pelicans permette comunque di rimanere a contatto, rispondendo quasi colpo su colpo e creando qualche leggero grattacapo alla difesa Spurs, non ancora salita di intensità, mentre l'attacco prosegue nel percorrere la via del canestro, complice anche l'ingresso di Simmons (11 punti e un paio di giocate atletiche mostruose) e l'intensità che la guardia-ala si porta appresso.

La panchina di New Orleans si rivela comunque all'altezza, anche se un paio di jumper di Dedmon fanno scivolare la franchigia della Louisiana fino al -10, distacco che marca la prima differenza tra le due squadre, ribadito a modo proprio da Patty Mills, con una tripla sulla sirena dell'intervallo lungo che vale il 55-45. Da segnalare anche l'ottimo secondo quarto di Laprovittola, con annessi primi punti in maglia Spurs con un bel reverse. Non bastano più i canestri di Anthony Davis, nonostante la straordinaria fattura tecnica di alcuni di questi.

Nel terzo quarto si manifesta anche il solito, silenzioso Kawhi Leonard: è lui il protagonista del parziale di 21-6 con cui San Antonio chiude il periodo e di fatto anche la partita, visto che il quarto quarto è più che altro un garbage time animato da qualche giocata di Simmons e Bertans: La partita si trascina fino alla definitiva sirena, con il 98-79 fisso a tabellone, con New Orleans che rosicchia dei punti grazie ad alcune iniziative individuali, tanto per cambiare. Coach Gentry deve rivedere i propri piani (0-3 il record), mentre Popovich si gode i suoi e il punteggio pieno, con annessa buona prova di Gasol.

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