Nell'ambito della preseason Nba versione Global Games, i New Orleans Pelicans sono riusciti oggi a Pechino nell'impresa di perdere due volte. La squadra della Louisiana non solo è infatti andata nuovamente k.o. contro gli Houston Rockets di Mike D'Antoni (116-104 in favore dei texani, sempre in controllo della gara), ma rischia ora di dover fare ancora a meno per qualche settimana della sua stella più luminosa, Anthony Davis.
Il prodotto da Kentucky, prima scelta assoluta al Draft del 2012, si è infatti infortunato oggi, durante il primo quarto della partita in terra cinese contro i texani, riportando una distorsione di secondo grado alla caviglia sinistra, dopo un contrasto di gioco contro il brasiliano Nenè. La prima prognosi, rivelata da Marc J. Spears e Justin Verrier di Espn, parla di un paio di settimane di stop, con tanto di opening night da saltare per Davis, già messo a dura prova nei primi anni di carriera da diversi infortuni (reduce da un intervento chirurgico di pulizia del ginocchio sinistro). The Brow era infatti appena tornato pienamente a disposizione di Alvin Gentry e del suo allenatore, ma ora il problema alla caviglia lo costringerà a rimanere fuori per la seconda parte del training camp, quella che si svolgerà in terra americana. E che i Pelicans abbiano davvero bisogno di Anthony Davis lo ha dimostrato la gara di preseason persa questo pomeriggio (disputatasi a Shanghai in Cina), contro dei brillantissimi Houston Rockets, che sembrano aver già assimilato la mentalità offensiva del loro nuovo allenatore Mike D'Antoni. Stavolta non è stato James Harden il grande protagonista della sfida (comunque 14 punti e 8 assist in ventiquattro minuti per il Barba), bensì tutto il collettivo texano, da cui sono emersi in particolar modo Sam Dekker, Kyle Wiltjer e Montrezl Harrell. Dekker, giocatore al secondo anno proveniente da Wisconsin (come Frank Kaminsky) ha dimostrato di muoversi bene nell'attacco dei Rockets, chiudendo con un eloquente sette su nove dal campo.
Houston ha tirato al di sotto del 30% da tre punti, ma ha dominato a rimbalzo contro una squadra spentasi già sul finire del primo quarto (tripla sulla sirena dell'argentino Pablo Prigioni per il 31-14). New Orleans è poi affondata definitivamente nel secondo periodo, chiudendo il primo tempo sotto di venticinque lunghezze, colpita anche dalle giocate degli ex di turno Ryan Anderson ed Eric Gordon. Con E'Twaun fuori causa per un colpo ricevuto nel secondo periodo, Alvin Gentry si è ritrovato senza due quinti del suo quintetto titolare, già orfano di esterni importanti come Tyreke Evans, Jrue Holiday e Quincy Pondexter. Sconfitta inevitabile dunque, per una squadra che proprio non riesce a trovare una sua identità a causa della permanente emergenza infortuni. Nessuno in casa Pelicans ha voluto commentare l'ennesimo k.o. di Davis: "A questo punto, con tutti questi infortuni, mi concentro solo su chi è disponibile e può giocare - aveva detto alla vigilia Gentry - anche se francamente è molto frustrante non riuscire a prendere ritmo e non avere mai l'intera squadra sana perchè manca sempre qualcuno". E la sensazione di frustrazione potrebbe durare anche durante la stagione che sta per iniziare, al di là dell'infortunio odierno di Anthony Davis.
Houston Rockets. Punti: Brown 18, Wiltjer 15, Harden e Dekker 14, Harrell e Anderson 11. Rimbalzi: Anderson 7. Assist: Harden 8.
New Orleans Pelicans. Punti: Cook 20, Galloway 16, Hill, Cunningham e Diallo 12. Rimbalzi: Hill e Diallo 7. Assist: Cook 8.