Cominciano i training camp nella NBA e, come da tradizione, il primo giorno è interamente dedicato ai Media, che interagiscono con i membri delle singole squadre. Ecco le dichiarazioni di Gregg Popovich, Manu Ginobili, Tony Parker e Pau Gasol.
Gregg Popovich: “Sono molto eccitato all'idea di cominciare una nuova stagione. Ci sono tanti ragazzi nuovi in palestra, anche all'interno dello staff, e questo ti da tanta energia per ricominciare.
“Duncan sarà l'allenatore di qualsiasi cosa lui si senta di allenare. È sempre qui attorno, vede quello che facciamo, da qualche consiglio. Noi certamente non vogliamo dirgli addio, ma non sarà in panchina.
“Una cosa che mi fa non sentire troppo la mancanza di Timmy è Pau. È un ragazzo veramente intelligente, che sa giocare a pallacanestro, ha giocato per tante persone brave e capaci. Ha capito subito come giochiamo qui a pallacanestro, ha parlato con gli altri giocatori su come facciamo le cose qui e penso si sia adattato nel miglior modo possibile.
“Ogni anno vediamo dei miglioramenti dal punto di vista comunicativo di Kawhi e credo che quest'anno saprà comunicare ancora meglio con i suoi compagni
“Kawhi e LaMarcus sono i top scorer di questa squadra, e credo che Kawhi abbia capito perfettamente la sua importanza nella squadra. È diventata la sua squadra e lo ha capito.
“I miei giocatori sono capaci di capire cosa sia giusto e cosa non lo sia. Non so cosa sia successo in Carolina, ma credo che il nostro Paese abbia un grosso problema e non credo ci siano soluzioni facili da trovare. Abbiamo un problema con le armi, e abbiamo un problema di comprensione nei confronti degli afroamericani. I poliziotti, che fanno un lavoro difficilissimo, non sanno come comportarsi e nessuno lo sa, perché è un problema terribile da risolvere.”
Manu Ginobili: “E' abbastanza strano senza Tim, arrivare in palestra è stato molto strano. È bello vederlo qui intorno ma sappiamo che sarà una stagione totalmente diversa, senza i suoi commenti, le sue giocate.
“Con Pop e Tony ci siamo già ritrovati in situazioni in cui pensavamo cosa Timmy avrebbe detto o fatto, o quale faccia avrebbe fatto. È bello vederlo qui intorno ma è totalmente un'altra situazione.
“L'identità della squadra è cominciata ad essere diversa negli ultimi anni, ma è chiaro che l'assenza del franchise player sarà una modifica forte.
“Non cambia molto per me dal punto di vista della pressione. È chiaro che Tim si prendeva grandi responsabilità e accentrava tutte le pressioni, ma il mio compito non è cambiato. Dovrò essere un leader per i miei compagni, avrò sempre lo stesso ruolo e dovrò fare sempre le stesse cose.
“Pau è un grandissimo giocatore, lo ha dimostrato negli ultimi anni e sicuramente darà una grandissima scossa alla squadra. Gasol, con la sua intelligenza e le sue giocate, proverà a rimpiazzare bene l'assenza di Duncan.
“Garino e Laprovittola sono due gran bravi ragazzi, sono contento che siano qui e credo abbiano giocato una grande olimpiade. Credo possano dare una grossa mano a questa squadra.
“È stata una grande stagione quella dell'anno scorso, anche se con risultati diversi. Però mi sono reso conto che potevo essere ancora d'aiuto per questa squadra, anche se emotivamente è stato duro perdere. Per questo ho deciso di ritornare.
“Spendo sempre un paio di settimane con la mia famiglia per capire come sto, come mi sento alla fine della stagione. Ma quest'anno, a metà luglio, ero già abbastanza sicuro di tornare.
“Sono stato molto vicino ad andare a Philadelphia, ed ero contento che mi avessero cercato anche a questo punto della mia carriera. Ma ho parlato con gli Spurs, loro volevano tanto che tornassi così come lo volevo io, e a quel punto ho deciso.
“Una medaglia olimpica per gli argentini è molto diversa che per gli americani. Loro sono obbligati a vincere, mentre noi siamo stati una sorpresa per tutti. Quindi è anche qualcosa di diverso, ma comunque vincere una medaglia d'oro, con tutto il paese che ti guarda ed è fiero di te è una cosa veramente speciale”.
Tony Parker: “Credo sarà veramente diverso domani, quando saremo in campo. Adesso, insomma, è più o meno lo stesso media day di sempre.
“Non posso scegliere una singola cosa che mi mancherà, sei sempre costretto a prendere tutto il pacchetto. Ma Tim è stato un grande compagno, insostituibile. È stato fondamentale per la franchigia, e noi dovremo impegnarci per non farne sentire la mancanza e per far sentire a proprio agio i nuovi che sono tanti.
“Mancherà la sua mentalità nello spogliatoio, la sua leadership e ovviamente anche il suo gioco. È uno che incarnava alla perfezione il gioco degli Spurs e la loro mentalità.
“Ho trovato Pau in grande forma, è intelligente ed un grande giocatore. È un giocatore diverso da Tim ma è un vincente, abituato a vincere e credo potrà essere di enorme aiuto per noi. Sono anche molto felice di poter finalmente giocare con lui, è da quando avevamo 14 anni che giochiamo contro e finalmente giochiamo insieme. È un grande onore per me e per tutti noi.
“L'ovest è sempre difficile, ci sono tante squadre forti e difficili da battere quindi non sarà per niente facile. Non c'è solo Golden State, credo ci siano tante squadre che potranno metterci in difficoltà.
“Il mio compito principale è far felice Pop, fare quello che lui mi chiede, e vincere titoli e titoli insieme. Non mi importa di cosa pensa la gente, se preferisce altri a me, non è una fonte di motivazione per me. Da fuori non si capisce bene il mio ruolo, e quindi è possibile che non si percepisca la mia importanza in campo”.
Pau Gasol: “Mi sento bene, credo sia un'occasione molto importante per me far parte di questa franchigia, che ha vinto così tanto, che ha una grande mentalità. Penso che questa franchigia sia davvero unica, per la loro mentalità e la loro capacità di vincere. Non vedo l'ora di mettere a disposizione il mio talento, le mie capacità a disposizione della squadra.
“Giocare con Tony (Parker, ndr) è emozionante e sarà divertente perché abbiamo giocato tantissime volte contro, in Europa, in nazionale, in NBA, ma adesso siamo insieme qui e dobbiamo guardare avanti.
“Gli Spurs sono un esempio per tutte le squadra NBA, per come si allenano, per come giocano, per come curano i giocatori. Gli Spurs si erano interessati a me già nella passata free agency, quando ho scelto di andare a Chicago. Adesso sono qui e voglio fare del mio meglio per far vincere la squadra.
“Il gioco sta cambiando e la squadra sta cercando di vincere un altro titolo basandosi sul proprio gioco. Noi tutti vogliamo vincere, e anche se il gioco sta cambiando, siamo convinti della nostra forza e dei nostri mezzi.
“Tutti questi ritiri, credo sia il processo della vita. Tutti noi invecchiamo, e arriva un momento in cui dobbiamo capire che non possiamo più fare le stesse cose. Chiaramente ci mancheranno tutti questi ragazzi, hanno fatto la storia della lega ma hanno lasciato un'eredità, qualcosa all'interno di tutti noi che porteremo con noi per sempre”.