Primo giorno di scuola anche per i campioni in carica, i Cleveland Cavaliers di LeBron James. Presso la facility di Independence, Ohio, il primo a prendere la parola è il general manager della franchigia di proprietà di Dan Gilbert, David Griffin, che comunica l'addio alla pallacanestro giocata di Mo Williams: "Ho appena parlato con l'agente di Mo, mi ha informato che il suo assistito si ritira dopo tredici anni da professionista. Ora lavoreremo per capire se ci sarà l'opportunità di rimpiazzarlo. Neanche J.R. Smith è qui oggi, ma gli abbiamo fatto un'offerta incredibilmente competitiva per indurlo a firmare con noi".
Ottimista sulle prospettive della squadra l'head coach Tyronn Lue: "L'ossatura del gruppo è giovane, e LeBron ha il fisico di un diciannovenne. Siamo molto soddisfatti del rendimento dello scorso anno, quando nessuno dei nostri giocatori ha subito gravi infortuni. In attacco siamo ancora più forti, Kyrie Irving non ha punti deboli, gli si può dare la palla in mano e dirgli di fare quello che vuole. Golden State? Quest'anno sono concentrato solo sulla mia squadra, non sui Warriors". Poco dopo tocca a LeBron James salire sul palco: "Siamo i campioni in carica, ma ora come ora è qualcosa che non significa assolutamente nulla. J.R. Smith? E' probabilmente il ragazzo più simpatico dello spogliatoio, ma soprattutto è una pedina fondamentale per i successi di questa squadra. Mi sono allenato per tutta l'estate per rimanere al top della forma, si può dire che non ci sia stata alcuna estate per me, ora avrei bisogno di due mesi di vacanze...ho lavorato tantissimo, non mi sono mai preso pause, forse solo due o tre giorni. La scorsa settimana eravamo già in tredici al camp in California, c'è lo spirito giusto. Per quanto riguarda la questione dell'inno nazionale, rimarrò in piedi quando lo suoneranno, ma ciò non significa che io non rispetti o non sia d'accordo con chi sta in questo momento sta protestando per le violenze nel Paese. In questa lega ci sono delle regole, le rispetterò, ma non mi piace il clima che si è creato intorno alla figura di Kaepernick".
"Vincere il titolo qui a Cleveland è stato qualcosa di fantastico, di unico. Non vedo l'ora di guardare il gonfalone srotolarsi alla Quicken Loans Arena. Ma non possiamo fermarci qui, ci sono altre sfide, non dobbiamo mollare nulla. Voglio il secondo anello con i Cavs, ho lavorato duramente per lanciarmi in questa nuova sfida e per ritrovarmi in gran forma a giugno, quando conta davvero, esattamente come è accaduto la scorsa stagione".