Al termine di un biennio da incubo, caratterizzato da un grave infortunio al piede che lo ha più volte costretto a rimandare il suo esordio Nba, il camurenese Joel Embiid è ora pronto a mostrare all'intera lega il talento che lo aveva portato ad essere scelto con la terza moneta al Draft del 2014 dai Philadelphia 76ers. I due interventi chirurgici sembrano infatti ormai alle spalle, ed Embiid si dichiara pronto per la nuova stagione, una regular season che dovrebbe essere di rinascita per la franchigia della Pennsylvania, che si ritrova ora in squadra giocatori giovani del calibro di Ben Simmons, Jahlil Okafor e Dario Saric.
"Mi sento finalmente al 100% - le parole di Embiid riportate dal sito Philly.com durante il consueto appuntamento annuale di Beach Bash - abbiamo lavorato duro per tutta l'estate, e ho già avuto l'opportunità di giocare un po' con i miei compagni di squadra, ed è stata una bellissima sensazione". Quanto alla data dell'esordio, il camurenese non si sbilancia, anche perchè lo staff medico di Philadelphia non vuole correre alcun rischio dopo le traversie dell'ultimo biennio: "Penso che questa decisione verrà presa tenendo conto del fatto che non ho giocato una singola partita in due anni. Non voglio che i tifosi siano preoccupati pensando che possa farmi di nuovo male. Sono certo che non succederà, però è normale che ci sia molta cautela in questo momento. Come ho appena detto, non aver giocato per due anni rimane l'ostacolo più grande per un mio rientro in campo immediato". Soddisfatto e ottimista anche Brett Brown, head coach dei Sixers, che ha affermato di essere stato positivamente impressionato dai miglioramenti di Embiid: "Ormai sono giorni che si allena con noi - le sue parole rilasciate a Zach Lowe di Espn durante un programma radiofonico - si è appena rimesso in carreggiata, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Ma posso dire che sta andando tutto nel verso giusto, anche i medici hanno avuto riscontri positivi dopo gli ultimi controlli".
L'impatto - ritardato - di Embiid in una nuova realtà come quella Nba rimane ancora tutto da verificare. Proveniente dai Kansas Jayhawks, il camurenese era stato scelto nel 2014 per la sua straripante fisicità, che ne faceva uno dei migliori prospetti tra i lunghi Draft 2014. Ancora da affinare tecnicamente, Embiid ha approfittato dei due anni di stop forzato per rinforzarsi dal punto di vista muscolare, soprattutto nella parte alta del corpo, non potendo allenarsi normalmente a causa dell'infortunio al piede. In due stagioni il roster di Philadelphia è però cambiato sensibilmente, in particolar modo dopo le scelte al Draft di giocatori come Jahlil Okafor e Ben Simmons. L'australiano da Louisiana State University è già un pilastro dei nuovi Sixers. Considerato da alcuni addetti ai lavori addirittura il nuovo LeBron James, Simmons ha ben impressionato in Summer League, mostrando capacità di passatore fuori dal comune. Nominalmente è una small forward, in grado però di giocare anche da numero quattro, mentre resta tutto da decifrare il futuro di Jahlil Okafor, talentuosa ala grande da Duke, incappato in una stagione da rookie zeppa di problemi extracampo, al punto che in molti credono che Phila dovrebbe provare a scambiarlo con un esterno, per rinforzare un reparto ancora carente. Tra i lunghi c'è anche Nerlens Noel da Kentucky, che dall'ingresso in Nba ad oggi non ha però mostrato grandi miglioramenti. Anche lui potrebbe essere oggetto di trade durante la stagione, ma buona parte del futuro dei Sixers dipenderà dal rendimento di Embiid, sinora oggetto misterioso dalle parti del Wells Fargo Center.