La trade tanto attesa si è finalmente conclusa. Dopo otto anni da protagonista (con alti e bassi, dovuti soprattutto agli infortuni) ai Chicago Bulls, squadra della sua città, Derrick Rose cambia franchigia, accasandosi ai New York Knicks di Phil Jackson e del nuovo allenatore Jeff Hornacek. Solo nel pomeriggio (americano) di oggi si è trovata l'intesa per il passaggio della prima scelta assoluta dell'Nba Draft del 2008 nella Grande Mela: ai Bulls finiscono Robin Lopez, Josè Calderon e Jerian Grant, mentre a New York arriva anche Justin Holiday, oltre che una scelta al secondo giro nella Lottery del 2017.

I primi a riportare la notizia della prima vera trade dell'estate sono stati il Chicago Tribune e il sito The Vertical di Adrian Wojnarowski. Non sono tardate poi le reazioni ufficiali delle due franchigie coinvolte: "Oggi è un giorno entusiasmante per i New York Knicks e per i loro tifosi - le parole di Jeff Hornacek in un comunicato stampa - Derrick è una delle migliori point guard dell'intera lega ed è già testato a livello di playoffs. Aggiungerà tutto un altro dinamismo al nostro roster e alzerà immediatamente il livello del nostro backcourt". Ovviamente di segno opposto le dichiarazoni provenienti dalla Windy City, con il general manager Gar Forman che ha affermato che "come avevamo già reso noto al termine della scorsa stagione, le nostre intenzioni erano quelle di esplorare ogni opzione possibile per migliorare la squadra, e questa trade è un passo significativo in questa direzione. Il nostro obiettivo è di ringiovanire il roster e di renderlo sempre più atletico, e proprio a partire da questo cambio potremo modificare la struttura della squadra. Con Robin Lopez acquisiamo un centro titolare che è un ottimo difensore, buon rimbalzista e che ci darà una certa durezza fisica. Josè Calderon è un veterano di lungo corso che sa segnare dall'arco, mentre Jerian Grant era un nostro obiettivo sin dallo scorso Draft, quando cercavamo un giocatore molto tecnico e fisico in quella posizione. Si tratta di tre ragazzi con una grande etica del lavoro, tre splendidi compagni di squadra che siamo entusiasti di accogliere nella nostra franchigia"

"E' stata una decisione davvero difficile da prendere - ha confessato invece il proprietario dei Bulls Jerry Reinsdorf - tutti lo conoscono come il ragazzo di Chicago che è diventato MVP per la squadra della sua città, ma nessuno lo conosce personalmente quanto me. Non è solo un grandissimo giocatore di pallacanestro, è anche e soprattutto una splendida persona con un grande cuore". Fonti vicine al giocatore raccontano di un Rose deciso ad andare ai Knicks per avere ancora su di sè le luci della ribalta, una volta compreso che il suo tempo a Chicago stava scadendo. Il duo Forman-Paxson stava infatti cercando da settimane una sistemazione per l'MVP del 2012, considerando la sua cessione una priorità rispetto a quella di Jimmy Butler, ora invece più saldo nella posizione di leader tecnico dello spogliatoio dello United Center. In attesa di sapere cosa accadrà con Pau Gasol, l'arrivo di Robin Lopez sembra preannunciare l'addio di Joakim Noah, free agent a partire dal primo luglio. I Knicks hanno invece ora la point guard di livello che cercavano, con tutti i punti di domanda del caso. Rose è infatti reduce da stagioni molto travagliate a causa dei gravi infortuni subiti alle ginocchia, e il suo rendimento da leader di una squadra sotto i riflettori è tutto da verificare, così come la sua compatibilità con Carmelo Anthony, fino ad oggi unica star (ancora acerbo Kristaps Porzings) della Grande Mela e del Madison Square Garden. Una scommessa da 21.3 milioni di dollari (l'ingaggio spettante a Rose nel suo unico anno di contratto) per Phil Jackson e i New York Knicks.