Risposta da campioni veri, nel momento più difficile, quella dei Golden State Warriors, che alla Oracle Arena travolgono gli Oklahoma City Thunder laddove erano crollati in gara-1: il secondo tempo è un'autentica mattanza, dove Curry e compagni abusano di un eccesso di ribasso nell'intensità difensiva degli ospiti, fin troppo appagati, forse, del successo della gara precedente. Tuttavia, l'atteggiamento decisamente remissivo della ripresa dei ragazzi di Donovan potrebbe cambiare leggermente l'inerzia della serie, nonostante il fattore campo sia stato già ribaltato. Adesso starà a Westbrook e Durant maneggiare con cura la patata bollente, con Curry che sembra tornato e più cattivo che mai.
Al termine del match, coach Steve Kerr ha esaltato la prova mentale dei suoi: "Non è stata una partita facile come sembra. All'inizio loro hanno messo in campo la classica intensità difensiva, forzandoci a molte palle perse. Abbiamo cambiato qualcosa in corsa, riuscendo a trovare ritmo e entusiasmo nella parte finale del primo tempo. Poi nel secondo tempo siamo riusciti ad andare via con le giocate di Steph, che ha trascinato il palazzo ed i compagni".
Molto più interesse della gara riscuote l'infortunio al gomito occorso alla stella dei Warriors che, durante il primo quarto, è volato oltre la prima fila di spettatori per recuperare una palla vagante: "Il gomito sta bene. E' come se avessi una palla da tennis alla sommità, ma sto bene. Loro difendono con grandissima intensità, con gli esterni ma anche con i lunghi in uscita. Siamo riusciti a non cadere nella trappola e portare a casa il successo. Adesso è importante riproporre questo tipo di mentalità anche in gara tre". In compagnia di Curry, in conferenza stampa, c'era Festus Ezeli, protagonista di un'ottima partita (12 e 5 rimbalzi), che ha analizzato gli aspetti del match: "Abbiamo avuto più spazio in attacco perché ci siamo mossi meglio e con maggiore velocità. Mi preme di sottolineare l'apporto della panchina, che rispetto a gara uno ha inciso molto di più. Eravamo più concentrati, avevamo molta più energia. Barbosa ha dato il suo apporto, Varejao e Livingston uguale, io ho fatto il mio. Dobbiamo mettere questa attenzione sul campo tutte le sere".
Estremamente lucido nell'analisi del match anche Billy Donovan, che ha guardato così ai motivi della sconfitta: "Vanno fatti i complimenti ai Golden State Warriors per come hanno giocato, nient'altro. La serie adesso è 1-1 e questo è l'unico dato che ci interessa. Hanno messo un'intensità maggiore in campo rispetto alla prima gara, sono andati meglio a rimbalzo d'attacco, in difesa hanno forzato moltissime palle perse, sono stati migliori su tutti e due i lati del campo. Curry è normale che quando prende ritmo è difficile da marcare, ma credo che al di là delle prestazioni individuali sia l'aspetto delle palle perse a condizionare il risultato finale. Restiamo concentrati in vista della prima partita da noi per provare a fare un lavoro migliore rispetto a quello di stasera".
Molto più eloquente ed anche frustrato il commento di Durant e Westbrook, con quest'ultimo che guarda alla capacità di Golden State di crescere di livello con più uomini, mentre il primo cerca di mantenere la calma in vista del ritorno ad Oklahoma City: "Dobbiamo resettare e guardare alla prossima sfida. Quello che volevamo era tornare a casa col fattore campo e ci siamo riusciti".