Come da pronostico, in finale ci va Golden State. Anche gara 5, infatti, è vinta dagli uomini di coach Kerr, ma il risultato della serie  (4-1) non è del tutto chiaro. Infatti, parafrasando le parole di Lillard e Thompson nel dopo gara, questa serie sarebbe potuta durare 7 partite, visti i distacchi ridotti nei singoli match. Ma è proprio nei momenti decisivi che vengono fuori i campioni, e nel giorno della consegna dell'MVP Stephen Curry fornisce un'altra grande prestazione da 29 punti e 11 assist, coadiuvato dal solito Klay Thompson con 33 punti e 13/17 dal campo. Portland può comunque considerarsi soddisfatta, viste le cessioni estive, della stagione disputata quest'anno, mentre Golden State adesso attende la vincente tra Oklahoma e San Antonio per affrontarla in finale di Conference.

Ad inizio partita la festa generale che si dovrebbe svolgere a Oakland sembra poter essere rimandata, perchè Lillard e compagni non hanno alcuna intenzione di mollare. Infatti, passano subito in vantaggio e firmano un parziale di 20-10 grazie a quattro triple distribuite tra Lillard, Harkless e McCollum. Una prima rimonta dei gialloblu inizia negli ultimi minuti del primo quarto con alcune seconde linee in campo, ma comunque con Curry a comandare le operazioni. Iguodala e Barbosa attaccano bene il ferro e riescono ad annullare lo svantaggio, portandosi dopo 12 minuti sotto di soli tre punti. La sfuriata degli ospiti però non è ancora finita e ritrovano un netto vantaggio ad inizio del secondo periodo, Aminu firma 8 punti consecutivi che valgono il +11, mentre i padroni di casa perdono troppi palloni e sono poco concreti. Solamente 10 punti negli ultimi due minuti di Klay Thompson permettono un leggero rientro di Golden State, ma Lillard riesce a tenerli a bada con due liberi nel finale che chiudono il primo tempo sul 58-63.

Nel secondo tempo non torna in campo Andrew Bogut, vittima di un infortunio poco chiaro alla gamba destra, del quale per il momento non sappiamo nemmeno l'entità e la durata. Al rientro in campo il match prosegue a fasi alterne con qualche errore di troppo da ambo le parti, ne approfitta ancora una volta il solito Klay Thompson che porta in vantaggio i suoi di pochi punti. A questo però rispondono prima Aminu e poi Crabbe (grande serata con 20 punti per lui); Klay raggiunge quota 33 punti già a fine terzo quarto, nel quale Curry segna una tripla delle sue sulla sirena. Si va all'ultima pausa sul 93-91. Ultimo quarto infuocato in cui Portland sembra subire un po' di stanchezza, Speights, subentrato dalla panchina, allunga il distacco con cinque punti consecutivi e Livingston ritrova la sua solita compattezza dopo il disastro in gara 4. Proprio quando la partita sembra mostrare i titoli di coda, McCollum riapre tutto segnando 11 punti consecutivi per i suoi, riportando Portland a -2 a un solo minuto dalla sirena. Il match non può che deciderlo lui, Stephen Curry, con una tripla senza ritmo nè senso; Lillard prova a rispondere ma i 5 punti di distacco reggono e i campioni in carica avanzano per il secondo anno consecutivo alle finali di Conference.