Finalmente arrivano i playoff anche alla Oracle Arena, Golden State ha tutti i favori del pronostico contro dei Rockets in grande difficoltà, giunti quasi per miracolo all'ottavo posto. I Warriors non trovano grandi ostacoli in gara 1, quarta vittoria stagionale contro Houston dopo il 3-0 in regoular season; come previsto gli uomini di Kerr passano in vantaggio nella serie.

Inizio scoppiettante dove possiamo vedere quanto contino queste partite anche dalla tensione agonistica in campo: Curry e Beverley si strattonano a vicenda nei primi minuti guadagnando un doppio tecnico dopo essere stati separati dai compagni. Il parziale è quasi imbarazzante, 20-6 subito da Houston che mette subito in chiaro quale sia la direzione del match. Grandissima fatica per gli ospiti da entrambi i lati del campo: offensivamente Houston riesce anche a produrre qualche tiro buono ma la capacità di realizzazione è pessima, in difesa invece non riesce ad arginare il solito Curry stratosferico, che nel primo quarto raccoglie anche 6 rimbalzi. Si riparte sul 15-33, con le seconde linee in campo per Golden State, si mettono in luce soprattutto Speights e Barbosa che contribuiscono al mantenimento dell'ampio vantaggio. Ennesimo parziale dei padroni di casa per 14-2, che chiude il primo tempo avanti per 60-33, la differenza è abissale.

Harden segna solo 4 punti nei primi 24 minuti; al rientro in campo per la ripresa prova a scuotersi, i 29 punti di divario vengono dimezzati sorprendentemente, i Rockets giungono fino a -16. Questa svolta però è anche dovuta al fatto che proprio Steph Curry gioca solo i primi tre minuti del terzo periodo, nel quale subisce un infortunio alla solita caviglia destra, che lo costringe a tornare negli spogliatoi. Harden e Houston provano ad approfittare di questo momento e in parte ci riescono, ma i punti recuperati prima dell'ultima pausa sono solo 5, gli Warriors conducono ancora per 82-60. Curry torna in panchina per l'ultima frazione di gioco rassicurando i tifosi, ma non rientra in campo: sono ancora i panchinari che danno un sostegno importante alla causa tenendo lontani i Rockets, che mollano definitivamente rinunciando persino a far rientrare James Harden. 

Grandi complimenti vanno fatti al numero 30 come sempre, che segna 24 punti nei primi due quarti, ma è fondamentale la prestazione di Speights che si fa valere sia sotto canestro che col suo tiro dalla media, 12 punti e 5 rimbalzi per lui. Per Houston i problemi sono infiniti: Harden anonimo per metà partita, difeso eccelsamente da Thompson e Green, Brewer ha una striscia negativa di 20 triple sbagliate consecutive, e persino Ariza, uno degli uomini più affidabili di Bickerstaff, sbaglia tante conclusioni da libero; bisogna ripartire da zero. Fra due giorni però si torna a giocare, ancora qui alla Oracle Arena, con Steph Curry in dubbio fino all'ultimo. Chissà che una sua possibile assenza non possa cambiare le sorti della serie, o almeno, di gara 2.