La Western Conference è sempre stata foriera di grandi serie di playoff in NBA, e lo è stata fin dal primo turno, in cui solitamente avvengono le sfide che sulla carta sono chiuse sul piano del pronostico, ma ricche di spunti e a volte anche di sorprese. E può essere questo il caso dei Los Angeles Clippers e dei Portland Trail Blazers, due squadre che praticano forse un basket poco enciclopedico sul piano dei giochi offensivi e degli schemi disegnati sulla lavagna, ma che per almeno quattro gare - e purtroppo per non più di sette - ci regaleranno grande spettacolo e giocate da highlights ogni singola sera, sia allo Staples Center che alla Moda Arena.

Probabilmente, come detto, sarà la serie meno bella, tra le otto proposte in questo primo turno di playoff, per i puristi del gioco, ma le compagini guidate da Doc Rivers e da Terry Stotts daranno fondo a tutte le proprie energie per regalare una serie indimenticabile, e molto probabilmente sarà così. Da una parte c'è una squadra che vuole dire la sua anche oltre il primo turno, per provare magari anche a dare fastidio ai campioni in carica dei Golden State Warriors, che molto probabilmente affronteranno la vincente di questa serie nel turno successivo. Dall'altra c'è la franchigia dell'Oregon, che proverà a ripetere il miracolo di due anni fa, quando una bomba di Lillard in gara6 condannò gli Houston Rockets e condusse Portland in semifinale di conference.

LA SERIE IN PILLOLE

Clippers e Trail Blazers si sono affrontate cinque volte in questa stagione, e il computo complessivo delle sfide vede Chris Paul e compagni in testa per 4-1 nel precedenti di regular season. L'unica volta in cui è stata Portland ad avere la meglio, risale al 21 novembre 2015, quando Lillard e compagni ottennero una delle 44 vittorie che hanno portato la franchigia a conquistare il quinto posto a Ovest. Nell'era moderna della NBA, però, non si è mai registrato questo confronto ai playoff, considerando soprattutto la rinascita nelle ultime stagioni della franchigia losangelina che ha coinciso con il periodo di transizione della compagine dell'Oregon, dagli anni d'oro con Clyde Drexler al ciclo attuale che vede come protagonista indiscusso Damian Lillard.

DUE ATTACCHI STRATOSFERICI

Inutile girarci intorno: la serie tra i Los Angeles Clippers e i Portland Trail Blazers è quella tra le due formazioni che fanno dell'attacco a oltransa il loro credo cestistico. Basti dire che entrambe le squadre quasi si equivalgono sul piano realizzativo, considerando che in regular season gli uomini di coach Rivers hanno segnato 104.5 punti a partita, circa mezzo punto in meno rispetto ai 105.1 realizzati in media dagli uomini di coach Stotts. Ma se da una partita c'è una squadra - quella losangelina - che lavora soprattutto nel pitturato o comunque dentro l'area, complici le presenze di veri e propri superman come Jordan e Griffin, dall'altra parte ci sono gli underdog (si fa per dire) della serie che si affidano soprattutto alle giocate dalla lunga distanza di gente come Lillard e McCollum. Si può dunque ampiamente prevedere delle partite ad alti punteggi, e per nulla scontate nè in California, nè in Oregon.

La sfida più attesa: Paul contro Lillard - LAtimes.com

LE CHIAVI DELLA SERIE

I Los Angeles Clippers hanno un'arma in particolare per riuscire a portare la serie dalla propria parte: l'attacco nel pitturato. La compagine di coach Rivers infatti è, dopo gli Spurs, la squadra migliore sul piano realizzativo nelle conclusioni sotto canestro, anche se se la vedrà con una squadra che, dal canto suo, conede davvero poco nelle conclusioni ravvicinate. Appena il 55.9% dei tiri fatti partire entro i cinque piedi dagli avversari dei Portland Trail Blazers, infatti, trovano il fondo della retina: solo Atlanta e la onnipresente San Antonio riesce a far meglio, tra le sedici qualificate per i playoff. Se Jordan e il resto del reparto dei lunghi dei Clippers riuscirà a fare la differenza sotto canestro, dunque, la serie potrebbe sbloccarsi in favore della quarta forza ad Ovest.

Detto della difesa nel pitturato, i Portland Trail Blazers potrebbero avere delle reali chances di portare a casa l'accesso in semifinale se riusciranno a imporsi nei "long range shot", ovvero i tiri dalla lunga distanza. Lillard e compagni hanno dimostrato di avere delle mani molto educate, come dimostrano le ottime percentuali sia nei canestri da due punti da distanze più lontane, che nelle conclusioni con i piedi dietro l'arco. E al tempo stesso, sarà necessario limitare giocatori come Paul, Crawford e Redick, che hanno nelle loro mani tanti punti con i tiri da 5-6 metri, ma anche da più lontano.

LE SCHEGGE IMPAZZITE

Finora abbiamo elencato quelli che possono le stelle più attesi e i giocatori che, molto probabilmente, avranno il destino della serie tra le loro mani della serie. Ma ovviamente, in una serie molto equilibrata, non possono non essere considerati decisivi i cosiddetti gregari. E se pensiamo a un giocatore che non sempre ha le luci dei riflettori puntate addosso, ma che sa comunque essere fondamentale per la sua squadra, non si può non pensare a Jamal Crawford. Quello che è considerato uno dei sesti uomini più forti di tutti i tempi, e che a dispetto di un'età in costante crescita resta ancora un giocatore imprescindibile per coach Rivers, il quale riesce ancora a gestirlo alla grande e a sfruttare al massimo le sue qualità. Sarà fondamentale anche il contributo della coppia Prigioni-Rivers, i quali uscendo dalla panchina dovranno garantire minuti di qualità mentre Chris Paul sarà in panchina a ricaricare le batterie.

Jamal Crawford, l'arma in più per i Clippers

Dall'altra parte, la panchina di coach Stotts prevede la presenza di due giocatori che potranno fare da ago della bilancia nei minuti destinati ai componenti del secondo quintetto. Gerald Henderson e Allen Crabbe, infatti, sono giocatori con tanti punti nelle mani e con una buona applicazione difensiva, tanto che spesso e volentieri il dato relativo al plus/minus è positivo per entrambi. In particolare, l'ex giocatore degli Hornets potrà portare anche una certa esperienza, mentre per quanto riguarda il numero 23 dei Trail Blazers potrà puntare sull'atletismo e su una delicatezza nelle mani che è insolta per giocatori del suo tonnellaggio.

CACCIA AI WARRIORS

Come detto, la vincente di questa serie che sulla carta sarà stratosferica se la vedrà con i campioni in carica, nonchè principali candidati alla vittoria del titolo 2015/2016. I Golden State Warriors attendono, per quelli che potrebbe essere il primo vero esame di questa campagna di difesa del Larry O'Brien Trophy, e si daranno battaglia per affrontarli Doc Rivers e Terry Stotts. Due coach con una carriera diametralmente opposta alle spalle, sia con gli scarpini allacciati che indossando l'abito e guidando i propri allievi dalla panchina. La guida tecnica dei Clippers è stata innanzitutto un grande giocatore, e ha iniziato subito la sua carriera da allenatore, disputando e vincendo finali per l'anello. Dall'altra parte c'è un uomo che ha giocato soprattutto nelle categorie minori, come la CBA, o addirittura lontano dagli States, come nel caso di Cantù ed Estudiantes; con un percorso da coach che è passato, a differenza del suo rivale, da diversi anni di apprendistato come assistente, vincendo anche lui un titolo come vice di Carlisle ai Mavericks.

Doc Rivers pronto a guidare i suoi Clippers

La caccia ai Warriors è dunque aperta. Chris Paul, Damian Lillard e tutti gli altri protagonisti di Los Angeles Clippers e Portland Trail Blazers sono pronti per dare spettacolo e regalare serate indimenticabili ai loro tifosi, nonchè notti insonni agli appassionati d'Oltreoceano. L'attesa è tutta per la prima palla a due di questa serie.

LE DATE DELLA SERIE

GM 1: POR at LAC, Apr. 17, 10:30 PM ET TNT
GM 2: POR at LAC, Apr. 20, 10:30 PM ET TNT
GM 3: LAC at POR, Apr. 23, 10:30 PM ET ESPN
GM 4: LAC at POR, Apr. 25, 10:30 PM ET TNT
GM 5: POR at LAC, Apr. 27
GM 6: LAC at POR, Apr. 29
GM 7: POR at LAC, May 1