"Sarà una battaglia". Probabilmente niente meglio delle parole di Isaiah Thomas, playmaker e All Star dei Boston Celtics, riassume l'essenza della serie più equilibrata e tatticamente esaltante del primo turno dei playoff NBA: da una parte gli Atlanta Hawks di Mike Budenholzer, dall'altra i Boston Celtics di Brad Stevens. Due geni del basket moderno, uno affermatosi già nelle precedenti stagioni, l'altro in ascesa e sempre più vicino al titolo che nella passata stagione fu del dirimpettaio: il premio come Coach of the Year rende merito alla qualità del lavoro di questi due allenatori, mentori e fautori di due dei sistemi più vincenti e 'europei', assieme ai San Antonio Spurs, di tutta la NBA. 

Difficile, infatti, trovare una minuziosità maggiore nella costruzione degli schemi d'attacco e del lavoro sulle situazioni difensive rispetto a quanto quotidianamente svolgono l'ex allievo di Popovich agli Spurs e il prodotto di Butler University, cultori di una pallacanestro di livello sopraffino (a volte fin troppo estetica che essenziale). Allacciate le cinture, perché di battaglie ne vedremo tante, forse sette estenuanti, fatte di tanta intensità, difesa e di quei famosi 'adjustments' che spesso possono condizionare una serie playoff così lunga. Benvenuti, alla presentazione di Atlanta Hawks - Boston Celtics

Mike Budenholzer - Brad Stevens, geni cestistici a confronto | Nba.com

LA SERIE IN PILLOLE 

Tre a uno, meno netto di quel che dicono punteggi e scout, a favore degli Atlanta Hawks durante i quattro incontri di stagione regolare. Tre gare delle quali, tuttavia, giocate nei primi due mesi, quando roster, gerarchie e quant'altro erano ancora agli albori e da definire. Molto più veritiera e simile a quel che vedremo in questa postseason la gara che è andata in scena alla Phillips Arena qualche giorno fa, quando Millsap e compagni portarono a casa, di rimonta, il terzo successo stagionale. Partita clamorosa quella dell'ala degli Hawks, che confezionò 31 punti e 16 rimbalzi rendendo vano l'allungo a metà terzo quarto degli ospiti. Gara che però ha lanciato alcuni messaggi in vista della serie, puntando forte l'accento sulle capacità difensive di entrambe le squadre di creare break in grado di decidere e condizionare ogni singola gara.

Tuttavia, i precedenti nei playoff, guardano tutti (tranne uno) verso il Massachussets: 10-1 per i Celtics quando le due franchigie si sono incontrate nella post-season. Fattore però che potrebbe essere sovvertito dall'andamento delle ultime stagioni e da una maggiore esperienza degli uomini della Georgia: nove, infatti, le apparizioni consecutive per gli Hawks ai playoff, che fanno di Atlanta la seconda squadra dopo gli Spurs per presenze di fila alla post-season. 

IL FATTORE DIFESA 

Due squadre piuttosto simili per tipo di costruzione dei rispettivi sistemi di attacco e di difesa, seppur diverse per genesi dei rispettivi roster: da una parte una franchigia costruita da Budenholzer nei minimi dettagli e che gioca assieme già da qualche anno, dall'altra un roster assemblato ad immagine e somiglianza, oltre che uso e consumo di Stevens da pochi mesi. Ciò che probabilmente condizionerà questa serie facendo pendere l'ago della bilancia da una parte piuttosto che dall'altra sarà quanto una delle due difese riuscirà ad incidere maggiormente sul ritmo dell'attacco avversario. Da una parte, sponda Atlanta, gli Hawks sono la seconda miglior difesa per punti concessi (98.8), oltre ad essere la terza squadra per numero di palle recuperate (9.1). Leggermente meglio, ma di un pelo, fanno i Boston Celtics, secondi per palle recuperate (9.2) ma soprattutto terza per punti messi a referto da palle perse (18.8). Insomma, defense!

Turner e Millsap lottano su una palla vagante: ecco la chiave della serie | Nba.com

LE CHIAVI DELLA SERIE 

Tutto affidato, in casa Hawks, alle sapienti mani da clavicembalista di Paul Millsap: nonostante il sistema offensivo di Atlanta sia equamente distribuito tra tutti gli interpreti e, a loro modo, gli Horford, Teague, Korver, Bazemore e via dicendo saranno molto importanti, chi risulterà decisivo rispetto agli altri sarà proprio il trentunenne prodotto di Louisiana State. 22.5 i punti messi a referto nelle quattro sfide di campionato contro i Celtics, 31 dei quali nell'ultima apparizione, conditi inoltre da 10.3 rimbalzi per gara. 

Inevitabile, invece, in casa Boston (sebbene l'importanza dei vari Sullinger, Crowder e Bradley nel sistema di Stevens sia primaria), non guardare alla stagione pazzesca di Isaiah Thomas (1800 punti e 500 assist in stagione, terzo Celtics di sempre a riuscirci), che deciderà le sorti dei Celtics anche nella post-season: 20.5 punti e 6 assist smazzati per gara ai compagni fanno di Thomas la chiave per scardinare l'arcigna difesa degli Hawks, che probabilmente non userà il solo Teague per frenarlo. 

Isaiah Thomas, protagonista numero uno della stagione dei Celtics | Nba.com

LE SCHEGGE IMPAZZITE

Guai, però, a sottovalutare l'importanza di altri fattori, quali due schegge impazzite che dalla panchina si alzeranno e proveranno a indirizzare la gara verso la propria squadra: se da una parte, tuttavia, l'apporto che Dennis Schroder darà alla propria squadra è relativamente conosciuto (il genio, si sa, è un misto di follia che però non sempre decide in positivo le sorti delle gare), dall'altra è sconosciuto, o quasi, l'impatto che Marcus Smart offrirà ai suoi compagni: seconda apparizione ai playoff per il prodotto di Oklahoma State University, che deve dimostrare la crescita soprattutto mentale dimostrata nell'arco di questa stagione. 

ESPERIENZA CONTRO PANCHINA

Infine, da valutare nell'ottica delle sette gare, l'importanza che avranno due aspetti a dir poco fondamentali per le sorti dell'una e dell'altra squadra: sponda Atlanta Hawks, l'importanza di avere un determinato background di playoff alle spalle garantisce a Teague, Millsap, Horford e compagni una sicurezza non poco secondaria quando la gestione dei possessi si farà più determinante e la palla peserà di più nelle mani dei protagonisti. Dall'altra, la gioventù e la spensieratezza dei Celtics, unita ad una panchina probabilmente più lunga con Olynyk, Smart, Turner e Zeller che si alzano a gara in corso potrebbe determinare le fortune degli uomini di Brad Stevens

Jeff Teague - Jared Sullinger | Masslive.com

Insomma, la tavola è apparecchiata per una delle serie più belle ed equilibrate del lotto. Non ci resta che metterci comodi sul divano e goderci lo spettacolo assicurato. 

LE DATE DELLA SERIE

GM 1: BOS at ATL, Apr. 16, 7:00 PM 
GM 2: BOS at ATL, Apr. 19, 7:00 PM ET
GM 3: ATL at BOS, Apr. 22, 8:00 PM ET
GM 4: ATL at BOS, Apr. 24, 6:00 PM ET
GM 5: BOS at ATL, Apr. 26 
GM 6: ATL at BOS, Apr. 28 
GM 7: BOS at ATL, Apr. 30 TNT