Alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma si scontrano la seconda e la terza forza ad Ovest in una partita che, se i pronostici verranno rispettati, potrebbe essere la semifinale di Conference; ha tutte le caratteristiche quindi per essere una gara molto divertente e molto sentita da ambo le parti. Popovich è così preoccupato dall'intensità della partita che decide di lasciare a riposo i titolarissimi Parker, Duncan, Aldridge, Ginobili e Leonard (unico veramente infortunato), presentandosi con un quintetto piuttosto atipico fra cui Marjanovic e Anderson.

I Thunder provano subito a sfruttare questa evidente differenza di talento: inizialmente con Durant, poi con il tiro dal palleggio di Westbrook riescono a prendere qualche punto di vantaggio; dalla panchina però entra David West e si fa notare con alcuni canestri e un'ottima intensità difensiva, riportando il match in parità. In seguito ad una schiacciata di Simmons negli ultimi secondi, il primo quarto si conclude 26-24 per gli ospiti. Buon rientro nel secondo periodo per gli Spurs che trovano sei punti consecutivi portandosi a +8 dagli avversari; Westbrook non si fa attendere  e segna ben 8 punti (20 nel primo tempo) consecutivi avvicinando nuovamente OKC a San Antonio, il secondo quarto si conclude in vantaggio proprio per i padroni di casa per 48 - 44.

Oklahoma City rientra in campo col giusto piglio, e affidandosi al solito Kevin Durant va in doppia cifra di vantaggio nella prima parte del terzo periodo. Tanti minuti in campo anche per "Il Maestro" Andre Miller che nonostante i suoi 40 anni conquista 8 rimbalzi e tiene bene il terreno. Gli Spurs non sembrano poter rientrare in partita e i Thunder possono contare sulle proprie due stelle che nel finale di terzo quarto, nonostante l'errore di Durant sulla sirena, mettono fra di loro e gli avversari un vantaggio rassicurante di 20 punti (83-63). L'ultima frazione vede San Antonio impegnarsi nel tentativo di recuperare qualche punto ma i Thunder sono di un'altra idea: Enes Kanter, tenuto molto in panchina, sale in cattedra e sotto canestro gli Spurs non riescono a fermarlo. Non serve nemmeno che Durant o Westbrook forzino alcuni tiri, la pratica ormai è archiviata, Oklahoma vince contro San Antonio per 92-111 e conquista la settima vittoria consecutiva. Posizioni pressochè congelate nella Conference di Ovest per le due squadre: difficilmente gli Spurs riusciranno a recuperare 5 partite di svantaggio da Golden State, così come i Thunder sono abbastanza al sicuro dalla rimonta dei Clippers per il terzo posto, ormai distanti più di cinque vittorie.