Lotta sempre più serrata nella Western Conference, dove Golden State e San Antonio sono le squadre sulla bocca di tutti vista la stagione stratosferica che stanno portando avanti e, volendo iniziare la nostra analisi dalla cima della classifica per poi scendere verso il basso dobbiamo necessariamente partire da queste due. Rendiamoci conto che però non è l'unico duello di questo finale di stagione, anzi, ce ne sono molti altrettanto appassionanti.
Spurs - Warriors: finale scontato o rimonta possibile?
15 sono le partite rimaste da giocare per le squadre, 3.5 le vittorie di vantaggio di Golden State; non sono poche, e difficilmente i Warriors si faranno sorprendere proprio nel finale, ma dobbiamo far presente che sono proprio tre le partite che si dovranno ancora svolgere fra le due squadre, di cui 2 all'AT&T Center di San Antonio. Occorrono alcune precisazioni per chiarire delle questioni: Popovich ci ha già fatto vedere come è disposto a lasciare fuori i suoi migliori giocatori e perdere nettamente pur di non scoprire le proprie carte agli avversari, quindi non è escluso che lo faccia nuovamente. Inoltre può sembrare poco utile arrivare primi o secondi nella Conference, dato che sia l'eventuale settima o ottava squadra non sembrano un pericolo per i due top team; il vantaggio maggiore sarebbe ovviamente quello di avere il fattore campo proprio nella finale di Conference, se i pronostici dovessero essere rispettati. Golden State è avvantaggiata al momento, ma meglio non dare niente per scontato.
Terzo posto: Clippers o Thunder?
Discorso molto simile ma separato va fatto per le due squadre che troviamo di seguito: OKC e Clippers. Hanno vissuto entrambe una buona stagione nel complesso, ma per Oklahoma City non ci sono stati infortuni di lunga durata (per la prima volta negli ultimi anni) e le disfatte anche contro squadre modeste non sono mancate, non sembrano ancora pronti per essere una contender ma l'aria dei playoff si sa, fa svegliare i campioni. I Clippers con l'assenza ormai consolidata di Griffin hanno iniziato a giocare meglio e vincere di più senza la loro ala grande, in modo quasi paradossale; su questo punto è stato chiarissimo coach Doc Rivers: "Senza Blake vinciamo, ma non siamo vincenti". A conferma di queste parole ci sono le statistiche che vedono i Clippers subire sconfitte nella maggior parte delle partite contro i top team. OKC è favorita nella volata dalle 2.5 partite di vantaggio sui Clips, ma adesso torna Griffin e tutto dipenderà da come rientra in gioco.
Cinque squadre per quattro posti: chi rimane fuori?
Memphis, Portland, Houston, Dallas, Utah. Questi i team implicati nella lotta playoff; una settimana fa i Grizzlies non sarebbero finiti in questa zona e il vantaggio da Portland è netto (4 partite) ma viste le tante assenze (Gasol, Conley, Randolph, Andersen) e i recenti risultati (quattro sconfitte di fila) porsi qualche domanda viene spontaneo. Le altre squadre si trovano tutte nel giro di una partita, per cui fare previsioni sembra impossibile. Basandosi sull'attuale momento di forma e sulla possibila durata di questo la grande esclusa potrebbe essere proprio Dallas, che in alcune partite lascia intravedere sprazzi di bel gioco ma nella maggior partite non riesce a sconfiggere squadre anche di minore qualità; urge pensare ad una ricostruzione. I Trail Blazers, dopo una rincorsa forsennata per raggiungere la post-season non possono fermarsi adesso con un Lillard in una forma così smagliante, stesso discorso per Houston, che dovrà cercare di evitare Spurs e Warriors al primo turno. Utah invece, potrebbe essere la squadra più a rischio insieme ai Mavericks: la potenzialità non manca (in rosa hanno molti ragazzi giovani e promettenti); forse si può dubitare più sulla continuità e l'esperienza di questa squadra, nonostante ciò pensiamo che possa dire la sua e sopravanzare Dallas.