C'era grande attesa per assistere a un banco di prova vero e proprio per i Boston Celtics, che davanti ai propri tifosi attendevano la visita degli Oklahoma City Thunder. Il pubblico del TD Garden sperava in una grande prova da parte dei ragazzi di coach Stevens, i quali sono stati però travolti subendo la gran serata della compagine allenata da coach Donovan, intenzionata a propria volta a mantenere la terza piazza nella Western Conference.
Durant decice di partire forte, e con 7 punti in un minuto e mezzo prova a creare il primo break, ma i Celtics rispondono di squadra, anche se la compagine di casa soffre terribilmente i Thunder, capaci di muovere bene la palla, anche se alla fine vanno ad affidarsi ai soliti due: KD è già a quota 9 dopo la prima metà del quarto, Westbrook lo segue a ruota e Ibaka firma la tripla del 18-6. I primi segnali di risveglio di Boston arrivano da Johnson e Thomas, i quali riavvicinano la formazione in verde fino al -5, approfittando anche di una piccola defaillance di OKC. Foye entra e spara la bomba, dall'altra parte Bradley realizza il layup del 30-35 di fine quarto. I Celtics provano a fare gara testa a testa in avvio di secondo periodo, ma la panchina dei Thunder, guidata da un maestro d'eccezione come Durant, allunga ancora: vantaggio vicino alla doppia cifra, che viene superata grazie alla seconda bomba di Foye in serata. Paradossalmente, il rientro dello starting five penalizza OKC, con Westbrook che prende le solite iniziative in solitaria e segna a corrente alternata, mentre dall'altra parte Boston non ottiene i soliti dividendi dai suoi protagonisti. Adams dalla lunetta manda Oklahoma City sul 55-66 a metà gara.
Si torna dagli spogliatoi con i lunghi dei Thunder scatenati: cinque punti di Ibaka, due di Adams e il +14 è servito. Il primo canestro dello spagnolo avvia un parziale di 9-0 per gli ospiti, che dunque accarezzano i venti punti di vantaggio, fino a ottenerli nella seconda parte di quarto. Nel frattempo Durant gioca in totale gestione del ritmo e delle energie, mentre spiccano le prove realizzative di Kanter e del già menzionato Ibaka, mentre due triple in fila di Westbrook portano OKC fino al +27, quando mancano tre minuti alla fine del terzo quarto. Di fatto, la partita dei Celtics finisce qui, considerando che l'attacco produce via via sempre meno, e la difesa non riesce ad arginare una formazione rivale che appare molto ispirata e difficilmente arrestabile. D'altro canto, i Thunder iniziano a corteggiare le trenta lunghezze di vantaggio grazie all'and-one di Durant e con la terza bomba di un Foye molto ispirato, così si torna sulle panchine con OKC avanti 81-108. Il quarto periodo consente ai big delle due squadre di rifiatare, tanto che da raccontare c'è ben poco. L'unico elemento di rilievo è il +30 toccato dagli ospiti a inizio quarto con il canestro di Singler, poi i Celtics infilano un 12-0 che mette un po' di paura a coach Donovan, ma l'ottima serata di Kanter e l'ottimo ingresso in partita dell'ex Pistons consente agli ospiti di allungare ancora e di mettere definitivamente in ghiaccio la partita.