Golden State Warriors - New Orleans Pelicans 125-107
Il fenomeno col numero 30 non può deludere le aspettative nel giorno del suo compleanno, e infatti mette a referto 27 punti portando alla sua squadra la vittoria numero 60, per avvicinarsi sempre di più a quel record mostruoso dei Bulls 1995-1996. Nonostante questo nel primo tempo la partita rimane in bilico: "solo" nove punti di vantaggio alla fine del secondo quarto e una possibilità di rientro in gioco da parte dei Pelicans di Anthony Davis. Nel terzo periodo però viene sbarrata ogni speranza: persino Bogut segna da tre punti e il solito Curry chiude i conti con un tiro da 9 metri allo scadere del terzo quarto; l'ultima frazione è data in mano alle seconde linee per far riposare i titolari: New Orleans recupera qualche punto ma niente di decisivo. Quinta vittoria di fila per i Warriors e quarta sconfitta consecutiva per i Pelicans, in caduta libera e alla ricerca di una scelta positiva per il prossimo draft, vista la deludente stagione corrente.
Houston Rockets - Memphis Grizzlies 130-81
Nessun problema per i Rockets che archiviano la pratica Memphis in modo spaventoso: 49 punti di differenza che lasciano intendere quale sia stata la direzione del match. Per mettere subito al sicuro il risultato i padroni di casa segnano 34 punti nel primo quarto e difendono senza problemi grazie anche ad Howard (che chiuderà con 5 stoppate); i Grizzlies non possono far niente, privi dei loro leader Gasol, Conley, Randolph e persino Carter, e rimangono a guardare mentre subiscono la peggior umiliazione della stagione. Houston porta ben 9 giocatori in doppia cifra e può permettersi di far giocare Harden solo 25 minuti, che segna 15 punti, 7 rimbalzi e 8 assist; dall'altro lato lascia intravedere qualcosa il 21enne Jarell Martin che chiude con 17 punti, cercando invano di arginare la furia di Houston.
Washington Wizards - Detroit Pistons 124-81
Arriva finalmente la notte del riscatto di Washington, proveniente da cinque sconfitte consecutive e al momento fuori dai playoff; la vittima è proprio Detroit, che si trova davanti a loro nella Conference a quattro vittorie di distanza. Al Verizon Center non c'è mai partita: 34-15 nel primo quarto che spegne subito le speranze degli ospiti, quasi irriconoscibili questa notte e lo sa anche un furioso Van Gundy, protagonista di una sfuriata nel primo quarto per cercare di scuotere i suoi. Washington non si ferma nella ripresa e continua ad aumentare un parziale che diventa impietoso per i Pistons, col solo Caldwell-Pope che si salva segnando 18 punti. Per i Wizards, in una serata molto prolifica, si fa notare il solito Nene con 20 punti, ma anche John Wall con 15 punti, 12 assist e 1 sola palla persa. Nella lotta serratissima ad Est per i playoff vuole partecipare anche Washington, ma deve cambiare totalmente marcia rispetto alle ultime uscite, e tornare a giocare come ha sempre fatto.