"Per me non ha senso. Metti troppa pressione su tutti se dici una cosa simile, specialmente sui miei compagni di squadra che non se lo meritano. Non l'ho mai detto nè pensato". Così Durant ha risposto a una domanda di un giornalista che lo accusava di aver posto la società di fronte ad un ultimatum, ovvero che se la squadra non avesse raggiunto l'obiettivo delle Finals si sarebbe cercato una nuova destinazione nella free agency di questa estate.
Ha poi proseguito l'intervista in modo pacato ma deciso: "Come ho detto, non posso controllare i rumors provenienti da persone che stanno ogni giorno dietro la scrivania a pensare a cose da scrivere. Io mi preoccupo di venire qua ogni giorno, stare bene fisicamente e cercare di battere i migliori giocatori del mondo mentre vengono scritte dicerie su qualsiasi cosa, e non posso farci niente."
Non ci sono dubbi sul fatto che Durant stia analizzando ogni possibile destinazione per la sua carriera che possa portarlo finalmente a vincere, anche se è consapevole che negli ultimi anni i Thunder hanno dovuto far fronte a diversi infortuni dei loro giocatori chiave (fra cui lui stesso). A quanto dice la stella nativa di Washington non c'è stata nessuna presa di posizione da parte sua nei confronti della società, è certo però che più avanti andranno i Thunder ai playoff, più alte sono le probabilità di vedere KD con la stessa maglia anche l'anno prossimo.
Le possibili destinazioni di Durant (a quanto dice Foxsports) al momento sembrano essersi ridotte a tre: la prima è quella di rinnovare un anno con OKC fino al 2017 (momento in cui scadrà anche il contratto di Westbrook) e tentare un ultimo assalto all'anello con l'ausilio del playmaker; l'opzione più suggestiva lo vede ai campioni in carica, i Golden State Warriors, che potrebbero permetterselo economicamente ma forse non sarebbe il colpo più intelligente e rischierebbero di rovinare il loro meccanismo perfetto (anche se immaginare il numero 30 e il 35 nella stessa squadra fa venire l'acquolina in bocca a molti). L'ultima possibilità riguarda il ritorno agli Washington Wizards, i cui tifosi lo aspettano da tempo, per cercare di portare nella capitale e nella sua città natale il titolo tanto atteso insieme a John Wall.