Indiana Pacers - Portland Trail Blazers 102-111

Continua la favola dei Portland Trail Blazers di coach Stotts che si impongono anche ad Indianapolis, alla Bankers Life Fieldhouse, grazie ai 33 punti messi a segno dall'uomo franchigia: Damian Lillard. Incredibile soprattutto la faciltà con la quale il venticinquenne di Oakland si prende la gara nel primo quarto, quando l'equilibrio sembrava regnare sovrano: sette punti in un amen, due triple, una delle quali con fallo e libero a bersaglio che scavano il solco tra le due squadre. Dal pareggio si passa velocemente, dopo la tripla di Leonard (terza di fila), al più 10 per gli ospiti, che saranno bravi nel tenere a bada i tentativi di rimonta dei padroni di casa di Vogel.

Uno spento Paul George lascia la scena a Monta Ellis e alla coppia di Hill, che provano con un 8-0 nel secondo quarto a riportare i Pacers in gara, ma è McCollum a rispedire al mittente la rimonta. Nella ripresa è Aminu, per primo, a rimettere 14 lunghezze tra le due squadre, prima che Leonard, ancora da tre, rimetta a posto le cose prima dell'ultimo intervallo, quando l'intensità difensiva di Indiana sembrava farsi più alta ed insistente. Sono quattro, invece, le triple (14/24 per uno scarso 60% da tre) che i Blazers mandano a bersaglio ad inizio quarto periodo sancendo la fine delle ostilità: due ancora di un pazzesco Leonard da 17 punti e 4/5 da oltre l'arco, una di McCollum e l'ultima di Lillard, che piazza il più venti e decreta l'inizio del garbage time. 

New York Knicks - Miami Heat 81-98

Inizio lanciato quello dei Miami Heat nella grande mela, con Dragic, Wade e anche Joe Johnson, al debutto in maglia Heat in stagione, che confezionano il parziale di 13-2 con il quale inizia la gara. New York, già in confusione, si affida a Carmelo Anthony, anche se la star dei Knicks risulterà molto impreciso al tiro. I quattro di Melo, ma soprattutto gli otto di un positivo ed efficace Robin Lopez permettono ai padroni di casa di tornare a contatto nel punteggio a fine primo quarto. Nel momento migliore, tuttavia, i Knicks si rilassano eccessivamente, mettendo a segno soltanto due punti nei primi sei minuti del secondo parziale: Miami scappa con Dragic e Deng, che con Whiteside collezionano il 16-2 che spacca la gara in due. Due triple di Thomas e due liberi di Lopez riportano i Knicks in linea di galleggiamento e soltanto sotto di cinque all'intervallo lungo.

E' Wade, però, nella ripresa a fare la differenza per gli ospiti: dieci punti di fila di Flash consentono, dopo i quattro di Deng di inizio terzo quarto, a Miami di scappare via nel punteggio (60-49), seppur non definitivamente. Galloway e compagni non mollano e, ancora una volta si riportano a contatto ma mai davanti (-4 alla penultima sirena). La tripla di un Porzingis sonnecchiante illude i Knicks, che crollano sotto la definitiva spallata, stavolta sì, di Whiteside, Johnson e Deng, prima che il closer Wade rifinisca l'opera con un layup e quattro liberi decisivi per archiviare la pratica.