Cleveland Cavaliers - Los Angeles Clippers 115-102

Sfida bella ed equilibrata nel primo quarto alla Quicken Loans Arena, con i Cavaliers che tornavano davanti al pubblico amico dopo la figuraccia rimediata per mano dei Golden State Warriors. Il solito Chris Paul, in assenza di Griffin, trascina i suoi con 12 punti e quattro assist nei primi dodici minuti di gioco, rispondendo alle triple di Jr Smith ed alle conclusioni pesanti di Love e Shumpert. A chiudere il quarto ci pensa Crawford, che regala il vantaggio ospite sul 31-28. Irving torna in campo e con Thompson riportano avanti i padroni di casa, che riescono in assenza di CP3 a ribaltare la situazione. La difesa dei Cavaliers riesce a leggere bene gli attacchi statici dei Clippers, serrando bene le fila e piazzando un 12-2 di parziale (firmato Love e James) che spacca in due la contesa. Ancora Irving (21 a fine gara) ed un positivo Mozgov confezionano i primi otto punti della ripresa della squadra di Blatt, che si affida alle triple di Smith e James per fare il vuoto: 7-0 di parziale a quattro dal termine del terzo quarto e Rivers ed i suoi a tappeto (86-70). I canestri di Prigioni e soprattutto di Crawford, ultimo a mollare, riportano i californiani sotto di sei a metà ultimo quarto (93-87) con i Cavs che mollano prima del previsto, ma non crollano. Due triple di Love e la zingarata di Irving lanciano l'abbrivio finale a Blatt e soci. 

Sacramento Kings - Atlanta Hawks 91-88

Vittoria di prestigio dei Sacramento Kings di coach Karl che davanti al pubblico della Sleep Train Arena battono gli Atlanta Hawks di Mike Budenholzer. Partenza in sordina delle squadre, che sembrano volersi studiare nei primi minuti di gioco: Cousins inizia a testare le resistenze di Millsap e Horford, piazzando sei punti di seguito nell'allungo nel finale dei Kings, che chiudono avanti di sette il primo parziale. Schroder e Scott guidano la rimonta ospite, che però si ferma al ritorno in campo di DMC, enigma criptico per tutti i lunghi ospiti: se Millsap lo soffre fisicamente, Horford paga il dinamismo di Cousins; il lungo di Karl apre il campo sia ai tagli di Cauley-Stein che alle triple di McLemore, ma Millsap risponde prontamente con sei punti di seguito (47-44 all'intervallo). I Kings continuano a giocare bene anche nella ripresa, dove l'intensità difensiva permette a Rondo e compagni di guadagnare fiducia e volare sulle ali dell'entusiasmo: dal 50-49 firmato Bazemore arriva il parziale di 18-0 che manda in visibilio il pubblico di casa, chiuso dalla bimane in contropiede di McLemore. Nel momento decisivo i Kings non chiudono il match, lasciando aperta la porta della rimonta agli Hawks che a cavallo degli ultimi due quarti sono di nuovo sotto di 1 (73-74) trascinati da Horford ed un positivo Hardaway. Il finale, come al solito, è tutto di Cousins, che ne infila sette attirando tutte le attenzioni su di sè, aprendo il campo per i cinque di Casspi, chirurgici, e per il canestro di Rondo a 12" dal termine che mette fine ai giochi rendendo vane le triple di Korver e Schroder. 

Phoenix Suns - San Antonio Spurs 89-117

Tutto facile per i San Antonio Spurs di Gregg Popovich che passeggiano in Arizona controllando ritmi e vantaggio nei primi tre quarti dopo aver raccimolato un discreto vantaggio, prima di dare il colpo di grazia ai padroni di casa, oramai senza più mordente (in gara e, in generale, in campionato), chiudendo la pratica con quasi trenta punti di vantaggio. Aldridge e Leonard si mettono al lavoro fin dalle prime battute di gioco, ma sono McCallum (sostituto di Parker in quintetto), Diaw e Mills ad allargare il divario fino al 21-10. Warren, Booker e Len cercano di tenere a contatto i padroni di casa, ma la differenza di qualità del gioco e di motivazioni è lampante e permette agli Spurs di piazzare il break di 13-0 ad inizio secondo quarto che chiude i giochi (38-22, Simmons 7). San Antonio gestisce ritmi e forze, gestendo il vantaggio e soffrendo soltanto prima dell'intervallo lungo, quando Booker e Warren permettono ai Suns di chiudere sotto di 12. Phoenix arriverà anche al -7 ad inizio ripresa, prima che Leonard torni al lavoro con la tripla ed il gioco da tre punti, che rimettono più di 10 punti tra le squadre e sanciscono il break che chiude i giochi ad inizio quarto periodo: 22-8 nei primi cinque di quarta frazione e Spurs al trentasettesimo successo stagionale.