Pronostico rispettato sia dai Chicago Bulls che dai Golden State Warriors, ma mentre i campioni in carica passeggiano contro i Los Angeles Lakers, la franchigia dell'Illinois fa più fatica del previsto per avere ragione dei Philadelphia 76ers.

PHILADELPHIA 76ERS-CHICAGO BULLS 111-115 dopo overtime

Fanno più fatica del previsto i Chicago Bulls, per avere ragione dei Philadelphia 76ers sul parquet del Wells Fargo Center. Una prestazione negativa per due quarti e mezzo per gli uomini guidati da coach Fred Hoiberg, i quali hanno una reazione di puro orgoglio nell'ultimo quarto d'ora di gioco e riescono quantomeno a pareggiare prima della sirena finale. E anche durante il tiratissimo overtime non sono mancati i passaggi a vuoto per i Bulls, i quali si affidano soprattutto a un Moore strepitoso per riuscire a vincere: sette punti in apertura di supplementare per l'ex Benetton Treviso, il quale riesce a rispondere all'iniziale 4-0 dei Sixers e consente ai suoi di vincere una partita troppo faticosa. Ma è stata ancora una volta la notte di Jimmy Butler: in assenza di Derrick Rose e Pau Gasol, è lui a sobbarcarsi la squadra sulle spalle, ma questa volta ha forse esagerato, avendo messo a segno 53 punti (con 10 rimbalzi e 6 assist). Dall'altra parte c'è un pizzico di amarezza per i padroni di casa, i quali hanno accarezzato il sogno di fare l'impresa contro una delle squadre meglio attrezzate nella conference orientale.

Philadelphia 76ers - Punti: Covington 25, Smith 24, Okafor e Stauskas 12. Rimbalzi: Noel e Covington 6. Assist: Smith 8, Stauskas 5.

Chicago Bulls - Punti: Butler 53, McDermott 17, Moore 14. Rimbalzi: Noah 16, Gibson 11, Butler 10. Assist: Noah 8, Butler.

GOLDEN STATE WARRIORS-LOS ANGELES LAKERS 116-98

Dura lo spazio di una notte la delusione sulle rive dalla baia, con i Golden State Warriors che cancellano velocemente la delusione per la sconfitta di Denver e superano di slancio i Los Angeles Lakers. La compagine di coach Byron Scott ha il merito di tenere la partita equilibrata per oltre due quarti, visto che a tre minuti e mezzo dalla fine del terzo periodo il distacco tra le squadre è di appena tre punti (73-70). Poi è iniziato il consueto show dei padroni di casa, che in un quarto d'ora scarso di partita mettono a segno 45 punti, 13 dei quali nei suddetti ultimi tre minuti di quarto. Poco o nulla possono i Lakers al cospetto dei detentori dell'anello, i quali hanno comunque dovuto sfoderare la loro miglior difesa per evitare sorprese nel quarto conclusivo: Barnes non è ancora in perfette condizioni, Green questa volta non è brillante come suo solito e Thompson non riesce a essere incisivo dalla lunga distanza. A proposito di tiri da tre punti, sono otto quelli realizzati da Curry (su 16 tentativi) e che risulteranno decisivi per la vittoria dei Warriors, mentre dall'altra parte è proprio la scadenza mira da fuori (4/24 alla sirena finale) a condannare i Lakers.

Golden State Warriors - Punti: Curry 26, Livingston 17, Barbosa 15. Rimbalzi: Green 9, Bogut ed Ezeli 8. Assist: Green 5, Livingston 4.

Los Angeles Lakers - Punti: Clarkson 22, Williams 21, Russell e Randle 14. Rimbalzi: Randle 9, Hibbert 8. Assist: Bryant, Russell e Randle 3.