Cinque gare nella notte NBA tra domenica e lunedì che hanno visto brillare, dopo i successi di Cleveland e New York, le stelle di Kevin Durant e di Reggie Jackson e Andre Drummond, che hanno permesso agli Oklahoma City Thunder di avere la meglio su Phoenix e ai Detroit Pistons di espugnare Portland e conquistare il quinto successo in sei uscite stagionali. 

Portland Trail Blazers - Detroit Pistons 103-120

Il 92-79 di fine terzo quarto a favore dei padroni di casa tutto lasciava presagire fuorché una vittoria di larga misura degli ospiti, che fino a quel momento avevano fatto fatica, e non poca, nell'arginare i soliti Lillard e McCollum, pressocché perfetti per 36 minuti di gioco prima di crollare sotto i colpi di Andre Drummond e Reggie Jackson. Leonard e Crabbe spalleggiano degnamente il duo di beniamini di casa e permettono ai Blazers di controllare ritmo e punteggio nei primi due periodi, chiusi con un confortevole vantaggio di 10 lunghezze. I Pistons sembrano sornioni sì, ma anche oltremodo fallosi dall'arco e nel pitturato, dove Drummond domina, ma in un modo che sembra fine a se stesso, con Portland che concede tutto al big-man, ma quasi nulla al contorno. Il quarto periodo è un assoluto show dell'ex play-guardia dei Thunder, che dall'85-94 per i padroni di casa si prende la scena e non la molla fino all'ultimo secondo di gioco: il parziale è a dir poco clamoroso (35-9), con Jackson che infila 26 dei suoi 40 punti in 8 minuti. 

Oklahoma City Thunder - Phoenix Suns 124-103

Eric Bledsoe ed i suoi Phoenix Suns cadono ancora (quarta sconfitta in sette gare), stavolta sotto i colpi di un pazzesco Kevin Durant da 32 punti e da un Russell Westbrook sempre più leader della classifica degli assist-man. 13 saranno a fine gara i cioccolatini scartati da Russell per i compagni, con la tartaruga ninja che lancia il primo break dei padroni di casa con la rubata e la schiacciata di assoluta prepotenza che vale il 17-8. Bledsoe risponde con 15 personali nel primo quarto, e la tripla che chiude il primo quarto sancisce la parità a quota 29. Sale di colpi nel secondo parziale un positivo e cinico Waiters, che ne piazzerà 19 all'intervallo. Anche Kanter entra dalla panchina e fornisce un ottimo apporto collezionando il 90% al tiro (9/10), con 21 punti a referto e 7 rimbalzi. La schiacciata di Ibaka regala il più 6 all'intervallo lungo ai Thunder, ma Phoenix sembra essere in partita, mentalmente e tecnicamente. Oklahoma lavora ai fianchi dei Suns, che però rispondono con Morris ed un ritrovato Knight nel corso del terzo periodo, confermando lo svantaggio anche al termine della terza frazione di gioco. I Suns calano alla distanza, pagando stanchezza ed uno scarso apporto dalla panchina e da Tucker e Chandler, che collezionano 4 punti in due. Okc scappa fino al +12, prima del 10-0 firmato da Durant con sette personali e la tripla di Waiters che sanciscono la quarta affermazione stagionale per i Thunder.