Il basket Nba è pronto a tornare. Da stasera si riparte con la regular season (tre le gare in programma, Atlanta-Detroit, Chicago-Cleveland e Golden State-New Orleans), con protagonisti più o meno attesi, da LeBron James a Derrick Rose, da Dwyane Wade a Carmelo Anthony, dai fratelli Gasol ad Anthony Davis, passando ovviamente per Steph Curry, Russell Westbrook, Kevin Durant, Chris Paul, James Harden, Kobe Bryant, Tim Duncan e tutti gli altri fenomeni della lega cestistica più famosa al mondo.
E poi ci sono loro, il futuro dell'Nba. Per molti già il presente, date le aspettative poste su di loro. Il primo ad essere sotto osservazione sarà Karl-Anthony Towns dei Minnesota Timberwolves. Scelto con la prima chiamata assoluta all'ultimo Draft, Towns giocherà in una squadra di giovanissimi (Wiggins e LaVine, solo per fare due nomi), dove cercherà di mettere in mostra il nuovo prototipo del lungo moderno, agile e potente allo stesso tempo, in possesso di fondamentali tecnici fuori dalla media rispetto agli altri lunghi in circolazione. Non molto diverso è il suo omologo Jahlil Okafor, a lungo ritenuto possibile prima scelta dell'ultimo Draft, e poi scivolato in terza posizione, pescato dai Philadelphia 76ers. Per lui, forse anche più elegante di Towns ma considerato meno incisivo, una stagione difficile in Pennsylvania, all'interno di un roster poco competitivo per gli standard Nba. Insieme a Nerlens Noel forma comunque uno dei frontcourt più intriganti e futuribili del basket americano.
Attesissimo è poi D'Angelo Russell, seconda scelta dei Los Angeles Lakers, che cattura già l'attenzione degli appasionati per la destinazione gialloviola e per il ruolo che ricopre. Playmaker forse poco fisico, ma dotato di una capacità di passaggio sublime, avrà il compito di far divertire i tifosi dello Staples Center insieme agli altri giovani della linea verde dei Lakers, quali Julius Randle e Jordan Clarkson, il tutto sotto la supervisione di Kobe Bryant. Sempre in tema di pont guard, il giocatore che appare più pronto sotto vari punti di vista è Emmanuel Mudiay dei Denver Nuggets. Chiamato a sostituire Ty Lawson, il ghanese ha già impressionato in preseason per atletismo e personalità: sarà lui il compagno d'avventura principale di Danilo Gallinari nella corsa della franchigia del Colorado. Nella Grande Mela c'è invece un'attenzione straordinaria intorno a Kristaps Porzingis, il lettone pescato da Phil Jackson con un'operazione che inizialmente aveva lasciato perplessi i tifosi dei Knicks, ma che ora pare aver già stregato New York, entusiasta nel poter immaginare lo sviluppo tecnico di un giocatore dalle caratteristiche tecniche non ancora ben delineate (definito recentemente con un giudizio audace un mix tra Pau Gasol e Dirk Nowitzki). Altro europeo scelto ai piani alti dell'ultimo Draft è Mario Hezonja, talento croato già visto al Barcellona, e ora nuovo componente del roster degli Orlando Magic, atteso per la sua capacità di essere contemporanamente un lungo fisico e un tiratore scelto.
Fin qui i nomi più altisonanti tra i rookie. Ma ci sono poi gli altri, le matricole pronte a esplodere e a far parlare di sè per essere state scelte troppo tardi nella lotteria del Barclays Center. Prendete Justise Winslow, pick numero 10 dei Miami Heat, considerato la migliore ala piccola del Draft, pronto a giocarsi un posto in quintetto in Florida. Oppure Stanley Johnson dei Detroit Pistons, Cauley-Stein dei Sacramento Kings, Bobby Portis dei Chicago Bulls, per non parlare di Tyus Jones di Minnesota, playmaker di cuore e talento scuola Duke Blue Devils. C'è poi il duo di culto Frank Kaminsky-Sam Dekker, l'uno finito a Charlotte, l'altro a Houston, che per un paio d'anni hanno portato alla Final Four NCAA i Wisconsin Badgers. Entrerà invece nelle rotazioni dei Washington Wizards Kelly Oubre Jr, che ha già dichiarato di ispirarsi a Kevin Durant, mentre il tiratore R.J. Hunter è già il nuovo idolo dei tifosi dei Celtics.
Infine, saranno tutte da scoprire le scelte del secondo giro (un nome su tutti, Norman Powell di Toronto), che impareremo a conoscere nella lunghissima stagione Nba che prende il via oggi, e che vedrà aggiungersi nuovi protagonisti ai nomi già noti, in un mix tra presente e futuro che rappresenta il vero appeal del sistema di reclutamento tramite Draft.