Fred Hoiberg ha da poco iniziato la sua prima stagione come head coach in NBA, e già si ritrova a dover fare scelte importanti. Il quintetto titolare dei suoi Chicago Bulls, infatti, è un rebus di non facile risoluzione. Mentre tre posti sembrano scolpiti nella pietra (Derrick Rose da 1 -salute permettendo-, Jimmy Butler da 2 e il trascinatore dello scorso europeo Pau Gasol da 4 o 5) le posizioni di un ala ed un lungo sono ancora ricoperte dal dubbio.
Nella sconfitta di mercoledì contro Detroit, Hoiberg ha sperimentato per la prima volta nell'intera preseason Noah e Gasol insieme in campo, sfruttando Nikola Mirotic come 3. L'inizio di partita non ha sortito gli effetti sperati, così dopo l'intervalo lungo sul campo sono tornati solo i due spagnoli, con il miglior difensore del 2013/14 accomodato in panchina. Questo potrebbe suggerire l'uso di questo quintetto “leggero” con Tony Snell ala piccola e Nikola Mirotic ala grande (e il conseguente spostamento di Gasol sotto al ferro) per iniziare la regular season.
Tuttavia, Joakim Noah non è sembrato particolarmente preoccupato per la sua esclusione, nell'intervista post-partita: “Penso che il coach dovrà prendere molte decisioni in termini di quintetti e cose simili. Qualsiasi cosa decida, io sono pronto”.
Sinfonia simile anche quella proveniente da Doug McDermott, ala piccola al suo anno da sophomore che Hoiberg ha dimostrato di apprezzare largamente come uscente dalla panchina, una sorta di attaccante dalla mano subito calda che può essere buttato dentro a partita in corso. "A me va bene qualsiasi cosa. Ci sono molte opportunità per tirare e segnare uscendo dalla panchina. Ci sono ragazzi nella lega che lo fanno in ogni partita: li vedi partire dalla panchina ma sono subito caldi e fanno la differenza. E' qualcosa che posso fare, si. Ma allo stesso tempo, se fossi in campo assieme a Derrick, Jimmy e Pau, penso che potrei garantirgli le giuste spaziature. Derrick potrebbe avere molte corsie di penetrazione, lo stesso per Jimmy. Quindi penso di poter aiutare la squadra in entrambi i casi”.
A "complicare" le rotazioni dei Bulls, oltre al favoloso trionfo della coppia Mirotic-Gasol con la Spagna all'Europeo, sono arrivate anche le convincenti prestazioni come numero 4 del rookie Bobby Portis, ventiduesima scelta assoluta dell'ultimo Draft NBA.
"Ovviamente abbiamo molti lunghi tutti assolutamente all'altezza di partire in quintetto" ha detto a proposito Hoiberg "quindi potrebbero esserci momenti della stagione in cui giocheremo con un quintetto più grande e Niko come numero 3. Stiamo continuando a lavorarci. Se vogliamo garantire l'opportunità di accumulare dei minuti a Bobby Portis e se tutti sono in salute, ci saranno per forza momenti in cui dovremmo usare Niko come numero 3. Stiamo provando differenti combinazioni in allenamento, per assicurarci di poter schierare i migliori quintetti e per abituare i ragazzi a giocare tutti assieme in diverse formazioni”.
A margine dell'intervista post-allenamento di sabato, l'Head Coach di Chicago ha trovato anche il tempo per parlare di Derrick Rose. Stando alle sue parole, Rose ha svolto quasi tutta la parte senza contatti dell'allenamento, ma non ha partecipato alle partitelle ed è ancora sul viale del recupero. Al momento non ci sono previsioni realistiche per il suo rientro dopo la frattura dell'osso orbitale sinistro, se non che quando verrà il momento sarà costretto a scendere in campo con una mascherina protettiva.